{{ subpage.title }}

True

Come non perdere la sfida epocale con i cellulari

Come non perdere la sfida epocale con i cellulari
Ansa
La dipendenza da Web e social network è un grande male di quest'epoca. Perché ci priva del contatto vero con l'altro. Ma la via d'uscita c'è.
Continua a leggereRiduci
Dimmi La Verità | Tobia de Stefano: «I piani di Stellantis per far produrre le Fiat ai cinesi»

Ecco #DimmiLaVerità del 4 dicembre 2025. Il nostro esperto di economia Tobia De Stefano ci rivela i piani di Stellantis per far produrre auto dai cinesi in Spagna.

Figli tolti alla madre, uno ha un tumore. Lei non può visitarlo
Bimbo in ospedale (iStock)
Mentre Marco era in comunità la donna ha chiesto più volte che fosse visto da un medico, ma le dicevano che stava bene.

Un bimbo di 9 anni sta combattendo contro un tumore maligno senza poter avere la mamma al suo fianco. I sintomi del piccolo sarebbero stati trascurati per mesi, mentre sulla vita sua e del fratello di 10 anni si esercitava una violenza fatta di allontanamenti dalla madre ritenuta troppo ostativa nei confronti dell’ex compagno, chiusure in comunità, affidamenti al padre di cui si sospettano abusi sessuali. Intanto il medulloblastoma, tumore primario del sistema nervoso centrale a crescita rapida, si diffondeva e diventava maligno. «Chiedevo che mio figlio venisse visitato, ma il tribunale respingeva tutti i miei ricorsi dicendo che i bambini stavano bene perché il servizio sociale così relazionava, quando invece non era conforme alla verità», spiega la signora Giovanna (nome di fantasia). La storia di Marco e Luca, altri nomi di fantasia, sottratti due volte alla madre nel corso di un complesso iter giudiziario (...) di separazione, è la drammatica conferma di come il bene dei minori non sia affatto la priorità, la regola costante alla quale si attengono servizi sociali e magistratura.

Continua a leggereRiduci
Psicodramma degli intellettuali rossi. «Mi si nota più se diserto o censuro?»
Zerocalcare (Ansa)
La presenza di Passaggio al bosco alla fiera dell’editoria manda al manicomio i compagni: Zerocalcare annulla (di nuovo) l’impegno, Berizzi chiede di ampliare la lista dei reprobi. E i pro Pal attaccano Emanuele Fiano.

Quando non sanno più come cavarsela, boicottano, per via dell’antica regola per cui li si nota di più se non vanno. La parte di quello che si tira indietro tocca a Zerocalcare (a cui si è accodato l'assessore romano Massimiliano Smeriglio): «Ciao, purtroppo non sarò alla fiera romana Più libri più liberi», ha scritto. «Purtroppo ognuno c’ha i suoi paletti, questo è il mio. Quando l’ho deciso, quindici anni fa, mi pareva semplicissimo da applicare. Oggi è una specie di campo minato. Penso che questo ci costringa a rifletterne insieme, di più, e in modo più efficace. Gente a cui voglio bene ha fatto scelte diverse, sono sicuro che sapranno far sentire le loro voci e faccio il tifo per loro».

Anche lo scorso anno era andata così: il fumettista rinunciò alla kermesse perché tra gli invitati c’era il filosofo Leonardo Caffo, coinvolto in una vicenda di maltrattamenti domestici per cui è stato condannato (in primo grado, in attesa di ulteriori passaggi: lui ha sempre definito ingiusta la condanna). Altri seguirono e ne scaturì una faida tutta interna alla sinistra. Quest’anno se non altro per i compagni della cultura la faccenda è più lineare, nel senso che non debbono salire sul piedistallo e prendere le distanze da qualcuno proveniente dal loro mondo: stavolta si tratta di fare gli antifascisti, e di protestare contro l’inclusione dell’editore Passaggio al bosco nella manifestazione libraria. La casa editrice è di destra estrema, dicono, dunque non può partecipare. Motivo per cui si sono tutti messi in fila a firmare l’appello rivolto all’Associazione italiana editori, chiedendo la rimozione del marchio sgradito.

Continua a leggereRiduci
(Ansa)

Passeggeri della metro di Milano picchiati e rapinati, o scippati in tempo record (due minuti) da giovani nordafricani già autori di altri reati simili, uno dei quali nuovamente arrestato ad una decina di giorni dall’ultima aggressione. È lo scenario dell’indagine della Polizia di Stato che ha portato all’arresto di cinque soggetti, tutti egiziani. Il video.

Continua a leggereRiduci
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy