2020-09-01
Il Covid schiaccia le libertà personali. Quanti errori su positivi e tamponi
Due testi riscrivono la storia di questi mesi. Con gli asintomatici all'85 per cento, ora siamo vicini all'immunità. Ci siamo fatti dettare i protocolli medici dalla Cina ignorando che il virus è strumento di conquista geopolitica.Falso allarme Corona (Corona Fehlalarm), di Karina Reiss, ricercatrice e docente all'università di Kiel, e Sucharit Bhakdi, medico specialista in microbiologia ed epidemiologia delle infezioni, è un libro che sta vendendo in Germania milioni di copie. Cerca una verità difficile da trovare, ma chi cerca trova, e gli autori hanno trovato numeri diversi da quelli dati dal governo.Spiego in parole povere. Se una persona con cancro del pancreas, pregresso infarto e diabete scompensato muore per un proiettile nel cranio, è morto per il proiettile. La causa di morte è una causa di morte sufficiente a uccidere chiunque. Se una persona con cancro del pancreas, pregresso infarto e diabete scompensato muore di una patologia che uccide lo zero virgola qualcosa della popolazione, che ha una mortalità dello zero per cento sotto i due anni, la prima causa di morte sono le sue patologie. Ogni inverno la sindrome influenzale fa da causa terminale di morti la cui causa primaria è altro. In Germania, come in Italia, come in Francia, si è fatto un unico calderone di morti ammazzati dal Covid e dalla terrificante cascata di citochine che scatenava, con conseguente tromboembolia polmonare, morti da altro, malati gravi, malati non gravi, malati lievi, asintomatici che vuol dire sani. Gli autori puntualizzano come sia stata una feroce fesseria fare un unico calderone e di come sia stata una feroce fesseria non fare le autopsie, sconsigliarle, ritardarle, così che le persone abbiano continuare a morire con la loro cascata di citochine e tromboembolia senza antiinfiammatori, senza immunomodulatori e con l'eparina sotto dosata.Secondo i due autori in almeno otto casi su dieci chi risulta positivo al tampone non presenta i sintomi della malattia: il numero degli infetti ignoti, che non hanno mai fatto un tampone, potrebbe essere enorme: il tasso di letalità del virus crollerebbe, declassando il Covid al rango di una banale influenza, diventata disastrosa perché mal curata, mal curata grazie alle indicazioni errate arrivate dalla Cina, guarda un po', la stessa nazione che fabbrica coronavirus ingegnerizzati, mascherine e tamponi e che compra sottocosto le imprese che falliscono grazie alla «pandemia». Come il professor Bhakdi ha ricordato, in un'intervista, che se è vero che molti paesi hanno avuto un tasso di morti più alto della Germania, in tutti i casi, una volta contati correttamente i morti sono «cifre leggermente superiori alla media dell'anno». Nel libro si parla di «effetto Bergamo», i camion dell'esercito con le bare, che hanno generato grazie ai media il terrore folle che ha permesso una «limitazione dei diritti fondamentali» che non ha avuto nessun influsso sull'andamento della curva epidemica, ma che ha annientato l'economia, la salute mentale e fisica gravemente danneggiate dall'isolamento, i malati che hanno dovuto rinviare operazioni importanti, gli anziani rimasti soli nelle case di riposo e i bambini costretti a rinunciare alla scuola e alla vita sociale.Quello che è stato fatto ai bimbi «è quasi una tortura», e tortura sarebbe l'obbligo delle mascherine a tutti, ma soprattutto ai bambini. Occorre salvaguardare le fasce di popolazione più a rischio e permettere serenamente che il virus faccia il suo corso. Il fatto che l'85 per cento di chi risulta positivo ai test non abbia sintomi, spiega ancora Bhakdi alla Fuldaer Zeitung, vuol dire che la maggior parte della popolazione è già «immune». Nella maggioranza dei casi, quindi, sostiene il professore, «una vaccinazione potenzialmente pericolosa non è necessaria».Quando è cominciata, con una violenza inaudita, la campagna d'informazione pro pandemia, quando i media facevano a gara nel gridare «al lupo, al lupo», un esiguo gruppo di uomini e donne libere ha scelto di prendere le distanze da chi plaudiva alle misure lesive della libertà dei governi europei, compreso quello italiano. Il Covid 19 stava mutando in Covid 1984. Autori diversi si sono fatti domande e dalle domande è nato Coronavirus, Stato di paura, un libro d'inchiesta di quasi 400 pagine, un lavoro d'insieme discusso, confrontato, verificato reciprocamente tra autori ed esperti esterni, come si fa per una pubblicazione scientifica. Non solo l'aspetto sanitario è stato messo sotto la lente d'ingrandimento, ma anche le conseguenze delle scelte epidemiologiche adottate dal governo: il disastro economico consequenziale alla quarantena, quello sociale, quello politico, quello umano e – non ultimo – quello dell'informazione.Altro che esempio per il mondo intero, l'Italia, al netto della campagna di condizionamento ideologico dei media mainstream, ne esce malissimo da questa pandemia imposta dall'Organizzazione mondiale della sanità, una specie di superstato di matrice marxista. In un lungo capitolo del libro, infatti, vengono messe a confronto le scelte adottate in giro per il mondo e, dopo averlo letto, il paese guidato da Conte, con l'appoggio dei giallorossi che lo sostengono, ne esce con le ossa rotte. Qualcuno ha cercato di proiettare sul grande schermo del mondo la versione horror di 1984, il profetico libro di George Orwell. Ma la regia è stata debole, la trama piena di lacune. Il finale, però, inizia a fare paura: proietta la morte della libertà. Chi ci salverà da Covid 1984? Ci salverà il nostro senso critico. Il 29 agosto milioni di persone a Berlino hanno manifestato per riconquistare le libertà elementari. Ci sono state brutali repressioni poliziesche, impensabili in altre occasioni, ma era «per la salute pubblica». I media non ne hanno parlato, oppure hanno minimizzato a qualche migliaio di naziskin: questa è anche una prova definitiva di una stampa asservita a una dittatura sanitariamente corretta, che non si limita a fare da grancassa al terrorismo, ma è arrivato alle piene menzogne. La stampa unificata, unificata soprattutto in Italia, ma anche all'estero, dimostrando una regia comune sovranazionale, non si limita ad annunciare con voce allarmata il numero di «positivi» come se fossero un segno di malattia, sono solo il segno che il virus ha circolato e sta circolando e che lo stiamo gestendo dal punto di vista immunitario come abbiamo gestito tutte le epidemie nella storia. La maggioranza diventa immune e le epidemie si fermano così. Aggiungo ai due libri una considerazione strettamente tecnica. Sulla validità scientifica del tampone già ci sarebbe molto da dire, sul fatto che il tampone testi il coronavirus o un qualunque materiale Rna corona che trova in faringe. I coronavirus sono un numero infinito, e hanno parti di codice genetico in comune. I tamponi sono un prodotto dalla Cina, e molti, una discreta percentuale, sono già positivi quando arrivano in occidente. Lo ha dimostrato la Svezia che ne ha trovati migliaia già positivi usando un sistema scientifico sierologico e la Tanzania usando un sistema scientifico autarchico. Il presidente della Tanzania ha fatto il tampone a una capra un pappagallo e un mango, tutti risultati positivi e a un bidone di olio da motore, risultato negativo. Persino l'Oms ha già dichiarato che aspettare il doppio tampone negativo per liberare una persona dall'obbligo di quarantena è inutile, eppure in Italia si continua ad applicare questa regola che imprigiona persone e famiglie.Il 29 agosto milioni di persone hanno manifestato a Berlino, altre a Londra, altre in altre capitali. Il 5 settembre gli italiani si ritroveranno a Roma in una manifestazione che si chiama Salviamo i bambini dalla dittatura sanitaria, piazza della Bocca della Verità dalle 16 alle 20.Già che ci siamo, salviamo anche gli adulti.
La Global Sumud Flotilla. Nel riquadro, la giornalista Francesca Del Vecchio (Ansa)
Vladimir Putin e Donald Trump (Ansa)