2020-11-16
Tommaso Cerno: «È peggio il governo del virus: ha creato gli esodati del Covid»
Lo sfogo del senatore ex Pd: «Le nostre vite in balìa del videogioco a semafori di Speranza. Dopo i malati, moriranno (di fame) i sani».È furioso, Tommaso Cerno, giornalista e senatore indipendente: «Siamo l'unico Paese con un governo peggiore del Covid».Perché?«Perché ha creato due disastri».Quali?«Uno: lasciarci investire completamente dalla pandemia. La prima volta nel modo peggiore possibile. E pure stavolta ci stiamo arrivando: se togli i semafori, il Super Mario bros di Roberto Speranza, siamo come a marzo».E il secondo disastro?«Il governo è riuscito a fare peggio della Fornero».Che c'entra la Fornero?«C'entra. Hanno creato gli esodati del Covid: milioni di persone che non si sono infettate, ma che hanno perso il lavoro, la casa, le loro attività, il futuro dei loro figli».Non ci crede ai ristori?«Elemosina. Un assegno per le bollette. Quindi abbiamo due record».Cioè?«Abbiamo avuto sia gli infettati sia i non infettati messi peggio nel mondo».E il «modello italiano»?«Quale? Un governo che agisce in virtù della paura e in modo anti scientifico?».Giuseppe Conte rivendica di aver preso ogni decisione su basi scientifiche.«Ma basta vedere il dibattito sciagurato tra medici che litigano tra di loro. I medici veri stanno in ospedale e lavorano. E le epidemie si affrontano adottando i provvedimenti che garantiscano le condizioni affinché la vita continui».Cosa pensa della paura?«Se non altro, la prima volta eravamo stati tutti sorpresi dall'arrivo del virus. Adesso, il Paese è andato avanti: gli esercenti hanno investito, hanno rispettato le regole, hanno perso un sacco di soldi perché si fidavano del governo...».E invece?«E invece spunta il libro del ministro, Perché guariremo, che poi è stato ritirato».Il libro di Speranza.«Un libro che andrebbe bruciato in piazza. Il governo s'è ripresentato dicendo: “Abbiamo di nuovo paura e chiudiamo. Ma per farvi capire che siamo migliorati, vi sottoponiamo un videogioco"».Un videogioco?«Quello che ha introdotto Speranza, con il placet di Nicola Zingaretti. Che non si capisce se sia segretario del Pd, capo del governo o presidente della Regione».Aveva giurato che avrebbe lasciato uno dei suoi due incarichi. Ma non ha ancora deciso quale…«Non ha mai deciso in tutta la sua vita…».Ma torniamo al videogame.«Io sono in Friuli. La sera prima sono in zona gialla, la mattina dopo mi sveglio in zona arancione. Non si capisce cosa sia successo nel frattempo. Ha deciso Speranza con il suo videogioco, il suo algoritmo».Uno dei nodi, in effetti, riguarda la pubblicità dei dati.«Non solo. I parametri vengono combinati in modo tale - per capirci - che il Lazio di Zingaretti diventi rosso solo quando tutti saranno diventati rossi. Nel videogioco, tutti gli schemi vanno avanti, ma gli schemi del Pd vanno più piano. Com'è successo con la Campania».Be', nel caso della Campania, l'impressione è che, più che le pressioni del Pd, abbiano pesato i diktat di Vincenzo De Luca: se chiudete, mi date i soldi. Ma a Roma sanno che i soldi non ci sono.«E questo è un altro tema ancora. Il governo dovrebbe capire che non è il proprietario di questo Paese. Anche perché non ha la maggioranza da nessuna parte».In Parlamento?«S'è visto con il decreto salva Mediaset: per spuntarla, devono ammiccare ad altri partiti. E nel Paese la maggioranza non esiste. Però, si comportano come se l'Italia fosse loro».Perché, secondo lei?«Il Pd è abituato all'Unione sovietica di Breznev: tutte le luci si spengono alle 6 e la colpa di ogni male è di chi lavora. Quando guardano fuori dalla finestra e vedono che hanno distrutto l'Italia, sono contenti: si sentono a casa».Dubita delle limitazioni orarie?«Non esiste prova scientifica che dimostri che funzionano. Hanno espropriato delle loro speranze di futuro milioni di italiani. Dovrebbero essere chiamati davanti a una corte di giustizia, tipo processo di Norimberga, e restituire ogni centesimo a queste vite rubate».Addirittura?«Guardi come usano i testimonial della malattia».I testimonial?«È incredibile. Usano i personaggi tv come malati per dire alla gente “state a casa". Il destino degli italiani è in mano al videogame di Speranza, uno che ha paura di esistere. Si dimetta». Deve dimettersi?«Sì. E faccia fare il ministro a uno che sappia cos'è la salute e cos'è la malattia. Io non ho mai visto un'epidemia che sparisce perché si chiudono i bar».C'è stata anche confusione nelle attribuzioni di Stato e Regioni? Il governo si prende i meriti e attribuisce ogni errore ai governatori.«Per me, il governo sperava che il Covid sparisse con l'estate. Avrebbero potuto cantare vittoria, oggi avremmo le librerie piene di carta straccia».Ma erano i primi a fare le Cassandre della seconda ondata. Anche se dormivano su scuole, trasporti, terapie intensive e medici.«Pure mia nonna avrebbe capito che, come ogni influenza, il Covid sarebbe sparito con il caldo e ricomparso con il freddo. Ma un governo che spera che un male faccia il suo bene, è credibile?».E le Regioni?«La pandemia è planetaria. Bisognava pretendere che almeno Italia, Francia e Germania sedessero attorno a un tavolo, una volta a settimana, decidendo gli stessi rimborsi e le stesse regole, sia di naturale prudenza, sia di mobilità. Garantendo che le chiusure sarebbero state localizzate laddove ce ne fosse stato un bisogno scientificamente dimostrabile, e che sarebbero stati distribuiti risarcimenti in modo equo. Invece, alla fine di questa tragedia, l'Italia non sarà più rossa».Tonerà verde?«Sarà nera. Con un milione di disoccupati, famiglie che non hanno più i soldi per far studiare i figli. Mentre fanno affari i colossi planetari della distribuzione e della tecnologia, che non pagano un euro di tasse in Italia ma stanno togliendo i soldi ai nostri cittadini».A proposito: il virologo Massimo Galli dice che i regali di Natale dovremo comprarli su internet. Un medico può emettere una sentenza di morte per i piccoli esercenti?«Abbiamo subito già la dittatura degli economisti - e non serve che spieghi al vostro giornale quali danni ha provocato. Ora c'è la dittatura della scienza sanitaria, che non si rende conto che la vita non è solo salute in senso “universitario", ma anche prospettiva del futuro».Il Natale «è spiritualità», dice Giuseppe Conte, «in tanti non viene bene».«E invece un Natale passato in famiglia può salvare la vita a tanti anziani di questo Paese, che si sentono abbandonati, molto più che la mascherina».Da dove arriva il fallimento politico del governo giallorosso?«La parte migliore della sinistra, quella progressista, e la parte legalista dei 5 stelle, potevano dare sicuramente miglior prova di sé. Però è andata diversamente».Ovvero?«Zingaretti, intuendo che questo tipo di governo poteva cambiare l'Italia, non l'ha voluto fare. Allora Dario Franceschini gli ha detto: non ti preoccupare, faremo il solito governaccio con gli amici di Renzi, gli amici miei, gli amici di Orlando, e allora Zingaretti s'è convinto».Domenico Arcuri: «Chi critica dal divano non è onesto».«Deve aver studiato tantissimo, per esser stato un esperto di Bagnoli, poi di Covid, poi di mascherine, poi di banchi, ora di vaccini. E comunque, se sto sul divano, è perché loro mi hanno messo ai domiciliari senza mandato di un magistrato».La sua critica è uguale e contraria a quella di De Luca: entrambi ritenete che il governo debba saltare, ma lui lo pensa perché voleva chiudere tutto molto prima.«De Luca aveva un fine elettorale. Io coltivo il dissenso. Il problema di questo momento è il pensiero unico, veicolato dalla paura, che viene usata contro le persone più deboli affinché pensino come pensa Speranza. Io, pur di non pensare come pensa Speranza, mi ribello».Non che all'estero abbiano brillato. Il Belgio s'è inventato il «compagno di coccole»…«Ogni Paese ha la sua indole. E ogni Paese ha dato il peggio. Solo che il peggio del Belgio sono il libertinaggio e il “compagno di coccole". Il nostro peggio è l'ammuina».Ossia?«Anziché ideare provvedimenti per far vivere i sani e curare i malati, facciamo morire sia i sani sia i malati. E ancora devono arrivare le inchieste della magistratura…».Comunque, il disastro è compiuto. Ora che si dovrebbe fare?«Io spero che stavolta un'entità superiore, magari più in alto dell'Europa, esautori questo governo fanatico e gli impedisca di distruggere le vite dei cittadini. Prima che finiamo divorati dai creatori della pandemia, ci vengano gli occhi a mandorla e cominciamo a parlare strano. Se non avessimo avuto il governo nazionale, ma solo le Regioni, avremmo fatto di meglio».A che «entità» si riferisce?«Qualsiasi. La Nato, l'Onu… Leggano seriamente i dati scientifici e trovino una formula di convivenza con questa malattia, capace di riconoscere che la vita non è solo evitare la febbre o la morte, ma è anche avere un domani. Perché se non ho un domani, sono malato lo stesso».Non l'Oms, la prego.«No, dev'essere un organismo politico, che però guardi il mondo da più in alto dei semafori di Conte e Speranza. Anzi, ne approfitto per chiedere una cosa alla Verità».Prego.«Organizzate una lettura pubblica del suo libro. Con annesso falò».Ma lei ce l'ha carica con quel libro!«Non sarebbe possibile riconvertirlo, in modo da fabbricare delle mascherine?».
Mahmoud Abu Mazen (Getty Images)
(Guardia di Finanza)
I Finanzieri del Comando Provinciale di Varese, nell’ambito di un’attività mirata al contrasto delle indebite erogazioni di risorse pubbliche, hanno individuato tre società controllate da imprenditori spagnoli che hanno richiesto e ottenuto indebitamente oltre 5 milioni di euro di incentivi per la produzione di energia solare da fonti rinnovabili.
L’indagine, condotta dalla Compagnia di Gallarate, è stata avviata attraverso l’analisi delle società operanti nel settore dell’energia elettrica all’interno della circoscrizione del Reparto, che ha scoperto la presenza di numerose imprese con capitale sociale esiguo ma proprietarie di importanti impianti fotovoltaici situati principalmente nelle regioni del Centro e Sud Italia, amministrate da soggetti stranieri domiciliati ma non effettivamente residenti sul territorio nazionale.
Sulla base di tali elementi sono state esaminate le posizioni delle società anche mediante l’esame dei conti correnti bancari. Dall’esito degli accertamenti, è emerso un flusso finanziario in entrata proveniente dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), ente pubblico responsabile dell’erogazione degli incentivi alla produzione di energia elettrica. Tuttavia, le somme erogate venivano immediatamente trasferite tramite bonifici verso l’estero, in particolare verso la Spagna, senza alcuna giustificazione commerciale plausibile.
In seguito sono state esaminate le modalità di autorizzazione, costruzione e incentivazione dei parchi fotovoltaici realizzati dalle società, con la complicità di un soggetto italiano da cui è emerso che le stesse avevano richiesto ad un Comune marchigiano tre diverse autorizzazioni, dichiarando falsamente l’installazione di tre piccoli impianti fotovoltaici. Tale artificio ha consentito di ottenere dal GSE maggiori incentivi. In questi casi, infatti, il Gestore pubblico concede incentivi superiori ai piccoli produttori di energia per compensare i maggiori costi sostenuti rispetto agli impianti di maggiore dimensione, i quali sono inoltre obbligati a ottenere l’Autorizzazione Unica Ambientale rilasciata dalla Provincia. In realtà, nel caso oggetto d’indagine, si trattava di un unico impianto fotovoltaico collegato alla stessa centralina elettrica e protetto da un’unica recinzione.
La situazione è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Roma, competente per i reati relativi all’indebita erogazione di incentivi pubblici, per richiedere il sequestro urgente delle somme illecitamente riscosse, considerati anche gli ingenti trasferimenti verso l’estero. Il Pubblico Ministero titolare delle indagini ha disposto il blocco dei conti correnti utilizzati per l’accredito delle somme da parte del GSE e il vincolo su tutti i beni nella disponibilità degli indagati fino alla concorrenza di oltre 5 milioni di euro.
L’attività della Guardia di Finanza è stata svolta a tutela del corretto impiego dei fondi pubblici al fine di aiutare la crescita produttiva e occupazionale. In particolare, l’intervento ispettivo ha permesso un risparmio pari a ulteriori circa 3 milioni di euro che sarebbero stati erogati dal GSE fino al 2031 alle imprese oggetto d’indagine.
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Viktor Orbán e Giorgia Meloni a Roma (Ansa)