Uno, compie 50 anni. Tutte le versioni che hanno fatto la storia

Uno, compie 50 anni. Tutte le versioni che hanno fatto la storia

Il gioco di carte più famoso al mondo, che ha venduto oltre 150 milioni di copie, ha collaborato con artisti, band musicali e case di moda. E quest'anno diventerà anche un game show per la tv.


Il mondo sembra aver riscoperto i giochi da tavolo. Con oltre 30.000 versioni di gioco in commercio soltanto in Europa, a catturare l'attenzione di milioni di persone restano però i più tradizionali. Monopoly - che nel 2020 ha compiuto 85 anni e ha ideato una versione dove a trionfare sono i perdenti - Cluedo e Risiko sono sempre ai primo posti delle classifiche di gradimento.

C'è poi un altro gioco amatissimo nell'anno appena trascorso: Uno. Il gioco di carte statunitense prodotto da Mattel che in 50 anni ha raggiunto 150 milioni di copie vendute in ben 80 paesi. Giocarvi è piuttosto semplice e ogni partita si conclude in breve tempo.

Il numero di carte di cui è composto il gioco è 108 - 76 numerate da 0 a 9 e colorate in giallo, verde, blu o rosso e 32 carte azione che obbligano il giocatore a fare una mossa - e lo scopo del gioco è quello di rimanere senza carte in mano prima degli altri giocatori. Ognuno ha un suo regolamento quando si tratta di giocare a Uno, concordato negli anni con amici e parenti, ma nel 2019 l'account Twitter ufficiale del gioco ha scelto di chiarire alcuni punti. Una serie di messaggi inviati a tutti quei furbetti che amano usare più carte “azione" alla volta per obbligare gli avversari a pescare tante carte da assicurare un crampo alla mano (oltre che alla sconfitta).

Ogni giocatore parte con sette carte e il mazzo con una sola carta girata viene messo al centro. Il primo a fare la giocata potrà scartare una carta che si abbina per numero o per colore a quella sul tavolo oppure deve pescare dal mazzo e così via. Le scarte “azione" permettono di invertire il senso del gioco, far saltare il turno al giocatore successivo, far pescare due o quattro carte al giocatore successivo oppure cambiare colore della giocata in atto.

Ma ecco la parte più divertente: se si dimentica di esclamare «Uno!» quando il giocatore ha solo una carta in mano (e se un avversario se ne accorge) dovrà pescare due carte dal mazzo e allontanarsi ancora una volta dal suo obiettivo.

Esistono tante varianti diverse del gioco, ideate negli anni da Mattel. Uno Stacko è un'ibrido tra il classico Uno e Jenga, il gioco dove i giocatori devono riuscire a non far crollare una torre di mattoncini, pur togliendone uno ogni turno. Uno Spin è una variante contenente appunto la «spin card», una carta che, se giocata, costringe il giocatore che ha scartato la carta a sorte con l'ausilio di una ruota girevole, a prendere, scartare o scambiare carte a seconda dell'opzione che la ruota sceglierà. Uno Extreme - per i giocatori più adrenalinici - offre uno spazzatore automatico a pile che si aggiunge al classico mazzo di pesca. Non solo, al mazzo di aggiungono due nuove carte: il x2 dove il giocatore successivo dovrà premere due volte lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8 e la carta jolly con punto di domanda che fa schiacciare il tastino della macchinetta di uno Extreme fin quando non escono le carte. Infine, Uno Flash rinnova il classico Uno attraverso l'utilizzo di un timer. Il tempo può essere impostato a 4 secondi, 6 secondi o senza tempo. Se non si riesce a scartare una carta o a passare il turno prima che il tempo si esaurisca si dovrà pescare due carte di penalità.

Una versione non ufficiale, ma già molto amata del gioco è «Drunk Uno». Comparsa quest'anno sulla piattaforma Etsy questa versione del gioco è, come avrete intuito, alcolica. Invece che utilizzare le carte “azione" per aumentare il numero di carte presenti nel mazzo, a ogni penalità corrisponde un numero preciso di shot, da consumare in bicchierini appositamente legati che rimandano ai classici colori del gioco. Più che un gioco di strategia, «Drunk Uno» sembra essere pensato per testare la resistenza all'alcool dei partecipanti.

E se pensate che vi basti acquistare la versione tradizionale per evitare indecisioni, vi sbagliate di grosso. Uno è stato personalizzato e ridisegnato centinaia di volte nei suoi 50 anni di vita, da Harry Potter ai Simpsons, fino al marchio di moda Philosophy, Uno ha cambiato mille vesti. Sempre con successo.

Uno x The Simpsons

Un'edizione limitata chiusa in una scatola di latta dedicata al cartone animato più amato da adulti e ragazzi. Se vi siete mai chiesti se anche a Springfield si gioca a Uno ecco la vostra risposta. (Homer è un vero campione!)

Per abbattere le emissioni nei peti delle mucche hanno rovinato pure il latte
Mucche (iStock)
In Danimarca è obbligatorio per legge un additivo al mangime che riduce la CO2. Allevatori furiosi perché si munge di meno, la qualità cala e i capi stanno morendo.

«L’errore? Il delirio di onnipotenza per avere tutto e subito: lo dico mentre a Belém aprono la Cop30, ma gli effetti sul clima partendo dalle stalle non si bloccano per decreto». Chi parla è il professor Giuseppe Pulina, uno dei massimi scienziati sulle produzioni animali, presidente di Carni sostenibili. Il caso scoppia in Danimarca; gli allevatori sono sul piede di guerra - per dirla con la famosissima lettera di Totò e Peppino - «specie quest’anno che c’è stata la grande moria delle vacche». Come voi ben sapete, hanno aggiunto al loro governo (primo al mondo a inventarsi una tassa sui «peti» di bovini e maiali), che gli impone per legge di alimentare le vacche con un additivo, il Bovaer del colosso chimico svizzero-olandese Dsm-Firmenich (13 miliardi di fatturato 30.000 dipendenti), capace di ridurre le flatulenze animali del 40%.

Green pass e Garante: «Report» gira a vuoto
Sigfrido Ranucci (Imagoeconomica)
  • La trasmissione lancia nuove accuse: «Agostino Ghiglia avvisò Giorgia Meloni della bocciatura del dl Riaperture». Ma l’attuale premier non ebbe alcun vantaggio. Giovanni Donzelli: «Il cronista spiava l’allora leader dell’opposizione?». La replica: «Sms diffusi dal capo dell’autorità».
  • Federica Corsini: «Contro di me il programma ha compiuto un atto di violenza che non riconosce. Per difendersi usa la Rai».

Lo speciale contiene due articoli

Orchestra israeliana messa a tacere
La Philarmonie (Getty). Nel riquadro, l'assalto dei pro Pal
A Parigi i pro Pal interrompono con i fumogeni il concerto alla Philarmonie e creano il caos. Boicottato un cantante pop per lo stesso motivo. E l’estrema sinistra applaude.

In Francia l’avanzata dell’antisemitismo non si ferma. Giovedì sera un concerto di musica classica è stato interrotto da militanti pro Pal e, quasi nello stesso momento, un altro concerto, quello di un celebre cantante di origine ebraica, è stato minacciato di boicottaggio. In entrambi i casi, il partito di estrema sinistra La France Insoumise (Lfi) ha svolto un ruolo non indifferente.

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