2019-03-29
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«Low Life» (Disney+)
Disney punta sulla serialità coreana con Low Life, adattamento di un webtoon che intreccia azione e crime e disponibile sulla piattaforma da mercoledì 16 luglio. Tra realtà e finzione, la scoperta di un relitto diventa scintilla di intrighi e rivalità, in una storia familiare tesa e avventurosa.
Disney ha fatto quel che Netflix, da tempo, ha capito essere ragionevole certezza di successo: ha deciso di puntare sulle produzioni coreane. Nessuno Squid Games, però, né le commedie cui la cinematografia asiatica ci ha abituati. Il servizio streaming del Topolino ha voluto adattare alla serialità televisiva un webtoon, vale a dire uno di quei fumetti nati specificamente per il consumo digitale. Una storia a mezza via tra realtà e finzione, capace di tenere insieme l'universo criminale e il dinamismo del genere action. Low Life, disponibile sulla piattaforma da mercoledì 16 luglio, guarda al passato, al naufragio di una nave cinese rinvenuta al largo delle acque coreane solo quattrocento anni più tardi. Il veliero si era inabissato nel Quattordicesimo secolo, ma è stato solo nel 1975 che lo scheletro di quella barca senza più vita è stato ritrovato davanti alla costa di Shinan, in Corea del Sud. Cosa ci fosse al suo interno non è stato stabilito con certezza, ma gli autori del webtoon - e con loro gli sceneggiatori Disney - su quel naufragio hanno ricamato una trama propria. Così, l'incidente s'è trasformato nell'antefatto di una storia rocambolesca, motore di intrighi, corse e cacce. Low Life, con la regia di Kang Yun-sung, immagina un mondo in cui la scoperta del relitto sia diventata subito di pubblico dominio. Dunque, immagina un mondo, un Paese, ingolosito dalla possibilità di raggiungerlo prima degli altri e, prima degli altri, potersi arricchire. Fra chi sgomita per raggiungere le profondità del mare, fra chi si ingegna ad architettare stravaganti operazioni di recupero, c'è una famiglia: disfunzionale, criminale, un nucleo problematico, costituito da uno zio delinquente e dal nipote cui dovrebbe badare. Sono loro i protagonisti della serie Disney, uniti ad altri da rapporti complessi e, in parte, oscuri. «Spero che i fan del webtoon, del prodotto originale, possano non essere delusi da questo mio adattamento. Ho cercato, soprattutto attraverso un confronto diretto con gli attori, di portare i personaggi ad avere una definizione maggiore di quanto non avessero nel fumetto», ha spiegato il regista della serie. «Ho fatto molta attenzione alla personalità, unica e peculiare, di ciascun personaggio, cercando di focalizzarmi sulla specificità del loro modo di parlare, del loro modo di muoversi. Poi, però, ho pensato che ogni personaggio sia reso tale dall'attore che lo interpreta. Nonostante io avessi una mia visione, dunque, ho cercato di adattarmi a quella degli altri professionisti, perché la mia e la loro potessero collimare», ha aggiunto.
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Marco Cappato (Ansa)
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