2020-05-04
«Il crack economico è peggio del virus»
Roberto D'Agostino (Ansa)
L'anima indomabile del sito Dagospia Roberto D'Agostino: «La fase due sancirà il fallimento dell'Italia, saremo disoccupati e “vendi-cattivi". Il futuro di Conte appeso al Mes e a Berlusconi, che sogna un esecutivo di unità nazionale».Roberto D'Agostino, anima indomabile dell'ascoltatissimo sito di indiscrezioni «Dagospia»: oggi inizia la fase due. «Con la fase due la quarantena è andata. Ora si va per la cinquantena e la tombola. Vale a dire: il crack dell'ex Belpaese». Addirittura? «Gli aiuti economici attesi dall'Europa sono imbrigliati tra clausole killer e condizionamenti alla greca. Solo per cassare dal trattato europeo le «condizionalità» del Mes occorrono almeno 45 giorni e le firme di 27 nazioni. Campa cavallo. Purtroppo, in politica, non esistono pasti gratis». Intanto siamo alle prese con una dittatura tecnosanitaria? «Che i nostri politici potessero fare ben poco davanti al Covid, ci può anche stare. Magari potevano evitare negli anni passati di trattare la sanità come un vitello da macellare, tagliando ospedali, posti letto e attrezzature».E i virologi?«Invece i virologi hanno detto tutto e il contrario di tutto. Potevano fare ben poco se non andare in televisione a fare la ruota del pavone. Se va avanti così, Roberto Burioni parteciperà ad “Amici", “Ballando con le stelle" e “Miss Italia"». Come si spiega il moltiplicarsi di task force di consulenti? «Quando non si sa dove sbattere la testa, nascono come funghi i comitati tecnico-scientifici e le task force. Così le cazzate vengono fatte in compagnia. La commissione dei 17 esperti di Vittorio Colao è priva completamente di gente che sappia davvero cos'è il commercio al dettaglio, il turismo, la vita reale. Non parliamo poi del loro nazi-tentativo di attuare la strage degli anziani». Strage degli anziani? «Dai 60 in su sono pericolosissimi, da rinchiudere in casa perché capaci di contagiare pure le zanzare. E poi i vecchi sono troppi, aficionados di farmacie e habitué dei pronto soccorso, considerati una disgrazia economica per il bilancio sanitario dei paesi». Pensa che in Italia sia in atto una sospensione della democrazia? «La democrazia, come la nostra vita, non è stata sospesa. Il sistema è solo rimasto spiazzato perché il nemico era rappresentato da un virus. Ma non siamo ancora cinesizzati o russificati. Abbiamo pure visto regioni leghiste come Lombardia e Veneto soccorse da comunisti cubani, russi, cinesi e Ong. E a quella destra originaria dell'Msi che sparla di ''dittatura'', bisognerebbe solo inviare qualche libro sui vent'anni di “democrazia" ai tempi del fascismo».Dove sta sbagliando il premier Giuseppe Conte? «Ha fatto lo stesso errore di arroganza che fece Matteo Renzi. Cioè governare senza avere un filo diretto con il “deep state" romano, che è poi la macchina del potere: esercito, dirigenti, corte costituzionale, servizi segreti, i salotti de' noantri, i padroni del vapore. Uno sbaglio madornale commesso da coloro che vengono dalla provincia, come Firenze, o da altre attività, come gli studi legali». Perché ha detto che Conte sogna di fare l'influencer? «La scelta di Rocco Casalino di postare il suo schiavo su Facebook per annunciare provvedimenti pesantissimi ha fatto drizzare i capelli a tutti, compresi Sergio Mattarella e Nicola Zingaretti».Alimentando confusione?«Con Conte online, anche il virus sta sbroccando: non riesce a capire come cacchio faccia il modulo di autocertificazione a mutare così velocemente. Nella prossima conferenza stampa il premier, esaurite le autocertificazioni, ci insegnerà a fare la pochette a quattro punte utilizzando le vecchie mascherine». Quando scadrà questo governo? «I palazzi della politica, Quirinale compreso, pensano ormai che Conte sia del tutto inadeguato per amministrare la fase tre, quella della ricostruzione. A fine mese Conte annuncerà il Mes e un accordo politico sul recovery fund. Una volta che i due provvedimenti saranno definiti, l'avvocato del popolo verrà rimandato a settembre e quindi bocciato».E poi?«E poi ci sarà un nuovo esecutivo di unità nazionale, architettato da Gianni Letta e sostenuto dal Pd, dall'ala governativa dei 5 stelle, da Italia viva e Forza Italia. Ma non sarà guidato da Mario Draghi che, come minimo sindacale, pensa al Quirinale».Al Quirinale?«Sì, ce lo vedete Supermario che si mette a litigare con Di Maio e Renzi?».Quindi chi sarà il nuovo premier?«Sicuramente una persona esperta, con ministri competenti, capaci di gestire la pratica degli aiuti europei».I 5 stelle si spaccheranno?«Non si spaccano perché sono già polverizzati, tant'è che Marco Travaglio ha preso il posto di “Elevato" che apparteneva a Beppe Grillo, ormai disperso. Il solco tra i duri e puri di Dibba e i “pragmatisti" è sempre più profondo. Grillo, Di Maio e Roberto Fico sono ben consapevoli che è l'ultima volta che si siedono a tavola; quindi, Mes o non Mes, non si staccheranno dalle loro poltrone». E Alessandro Di Battista?«Già, cosa farà Dibba? Incassa e porta a casa, facendosi logorare giorno dopo giorno, oppure fa il Gladiatore: “Al mio segnale, scatenate l'inferno"?».Ma il centrodestra resterà unito?«Silvio, che votò perfino il governo Monti per contare ancora, vuole essere sostegno di una maggioranza qualunque. L'obiettivo è quello di partecipare al futuro esecutivo di unità nazionale».E Renzi, che minaccia di uscire dalla maggioranza?«Al di là delle roboanti sparate in Parlamento, Renzi dovrà assumere un ruolo diverso rispetto a quello di oggi. Il progetto segreto di Letta è coalizzare Fi e Iv, due forze moderate che rischiano l'irrilevanza alle prossime politiche».Politica a parte, lei pensa che non andrà affatto tutto bene: avremo lo Xanax al posto dello spritz? «Lo stress impera, sovrano assoluto della nostra vita sospesa. La “Milano da bere" degli anni Ottanta è diventata la “Milano da bare". La possibilità di contagio rende sospettosi, egoisti, nevrotici, malinconici. Combattiamo contro un nemico invisibile, ma non c'è un fronte: unico atto di eroismo, mettere la mascherina». Ne usciremo più responsabili?«Non appartiene al nostro genoma il senso dello Stato. In Italia, il ridicolo è più forte del pericolo. Vi assicuro: quando si uscirà dal tunnel e torneremo a mandarci affanculo nel traffico, sarà bellissimo». Ne usciremo più cattivi, anziché più buoni?«Di più: vendi-cattivi. Non crediate che quando questa tragedia finirà, noi saremo diversi, il mondo più buono, in preda a valori francescani. Saremo senza lavoro e senza un euro, grassi e incazzati con le mogli. Ne vedremo delle brutte».Umberto Galimberti dice che il dramma di questi giorni è restare a casa con noi stessi. «Mah, gli direi, semplicemente: parla per te». Stiamo rinunciando a un bene prezioso come la privacy?«Ma dai. Da anni stiamo raccontando i fatti nostri su Facebook e ora abbiamo paura di perdere la privacy per una applicazione antivirus? Di che stiamo cianciando?».Il filosofo coreano Byung-Chul Han paventa la «quarantena lager», l'home office come nuovo campo di concentramento. L'isolamento sancirà la vittoria del virtuale sul reale?«Cosa hanno di irreale la fame, la disoccupazione, il fallimento? Le banche chiedono 19 documenti “reali" per avere prestiti da 25.000 euro. Attenti poi a usare parole pesanti e dolorose come “quarantena lager": la Seconda guerra mondiale è durata cinque anni e nei campi di concentramento i nazisti hanno ucciso 6 milioni di ebrei». Chi pagherà il conto del virus? Rischiamo rivolte sociali?«Se non succede qualcosa di buono entro l'estate, e purtroppo le speranze sono poche, l'autunno sarà flambé. Aziende fallite, negozi chiusi, disoccupazione dovunque. Altro che scippi di Rolex: si porteranno via i bancomat con tutto il muro e i negozi di lusso saranno blindati, come già sta succedendo a New York e Los Angeles. Temo che l'emergenza sociale “ucciderà" più dell'emergenza sanitaria».Il Covid rivoluzionerà i rapporti amorosi? «Basta andare in qualche “rituals" per fanatici fetish o rivedere la scena del festino di Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick, per vedere che le mascherine sono sempre state usate. L'erotismo si basa sull'esistenza della forza immaginativa, che precede qualsiasi esperienza concreta della sessualità. Un sano erotismo è come dire una bella dentiera. Come ironizzò Woody Allen: “Il sesso è sporco solo se è fatto bene"».E quindi? «E quindi alla fine, quando la morte è tangibile, si prende coscienza della fragilità e della caducità della vita. Tanti si interrogheranno sulle scelte fatte, sugli amori che non hanno osato amare, sulla vita che non hanno osato vivere. Per scoprire che il contrario della fine non è la vita, ma l'amore. Dall'io a Dio. E così, anche in una società dura e cattiva, alla fine Dio è ciò che manca, quando non manca nulla».