
Gli studi scientifici sui danni delle inoculazioni e sulle morti improvvise sono ancora ignorati, al punto che si prepara una campagna autunnale che coinvolgerà anche sessantenni sani e donne in gravidanza. Non ci sarà l’obbligo, ma pressioni sì: bisogna resistere.Non c’è miglior cieco di chi non vuol vedere. O, meglio, non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. In questi incredibili anni di cosiddetta pandemia, di libertà elementari distrutte, di istigazioni all’odio e conseguente odio isterico, e di spaventosi danni iatrogeni, noi medici che, contrariamente al dottor Bassetti e consociati, non «brancolavamo nel buio», per citare una precisa dichiarazione dello stesso dottor Bassetti, abbiamo curato i malati Covid. Li abbiamo curati seguendo i protocolli del 2003, anno della Sars, altro coronavirus scappato dalla cittadina cinese di Wuhan, con successive modifiche che dobbiamo al virologo francese Raoult e all’italiano professor Cavanna. I nostri malati sono guariti e i tassi di mortalità che abbiamo verificato curando la malattia correttamente non sono superiori a quelli di una normale influenza. In questi incredibili anni, mentre curavamo e guarivano i malati, ci rendevamo conto che i protocolli ministeriali applicati dalla maggioranza dei medici erano sbagliati, ci rendevamo conto che non c’era nessuna emergenza che giustificasse l’immissione sul mercato di farmaci sperimentali, che oltretutto applicano una nuova tecnologia, quella a Rna, assolutamente inadatta a un uso vaccinale, secondo le affermazioni dello scienziato che ha messo a punto la metodica, il dottor Malone. In questi anni il nostro terrore è stato che la verità non venisse mai fuori. Ora invece ci troviamo in una distopia peggiore: la verità sta saltando fuori, sia pure con grandissima fatica, ma viene serenamente ignorata. La verità viene negata attribuendo migliaia e migliaia di morti alle cause più bizzarre: troppo caldo, troppo freddo, non ci sono più le mezze stagioni, aver mangiato la pizza Margherita, aver usato troppo deodorante, e altre incredibili scempiaggini. Gli effetti collaterali sono negati o attribuiti ad altre cause. Il cancro, le malattie tromboemboliche, quelle autoimmuni aumentano a dismisura nella serena indifferenza del nostro ministero della Salute. Cominciano ad esistere lavori scientifici che affermano la tragica pericolosità dei farmaci che non sono stati proposti ma sono stati addirittura imposti, con particolare ferocia in Italia. I lavori scientifici costano denaro. Esiste una vecchia regola che afferma che il risultato di uno studio scientifico dipende interamente dalla provenienza dei fondi necessari a finanziarlo. Questo il motivo per cui gli studi che affermavano la pericolosità del tabacco sono stati osteggiati per anni: la potentissima lobby del tabacco finanziava studi opposti. Uno dei maggiori business attuali è quello della pornografia. I lavori che dimostrano la tragica pericolosità non solo endocrina e fisiologica, ma addirittura anatomica della pornografia sono pochi perché nessuno ha interesse a finanziarli, mentre interessi economici spaventosi finanziano migliaia di articoli, scientifici e no, che «dimostrano» come la pornografia sia innocua e chi dice il contrario sia un insulso bacchettone. Il dottor Citro, già autore dei libri Eresia e Apocalisse sul Covid 19 e su come trattarlo, ha scritto sul cosiddetto vaccino un nuovo saggio V-19: Virus Vaccino Veleno Violenza Vergogna Viltà Violazione Vituperio Vessazione Vanità Viscidume Vuoto Volgarità Vanvera Veto Virtualità Videodipendenza Voltagabbana Voltastomaco. Il sottotitolo è parecchio lungo, ma indubbiamente interessante. Il dottor Massimo Citro spiega che abbiamo a che fare con un farmaco iniettabile che non è un vaccino, ma è stato spacciato per tale, e centinaia di milioni di persone sono state inoculate facendo leva sulla paura, sul senso civico, sulla buona fede. I decreti di emergenza hanno obbligato all’iniezione, perfino col ricatto, con l’illusione di un’immunità che non c’è mai stata, e che non era nemmeno promessa nelle schede tecniche, come hanno dichiarato le stesse case farmaceutiche. Il farmaco non era un vaccino e non c’era alcuna emergenza a renderlo indispensabile. Io e innumerevoli altri come me siamo stati sospesi dal lavoro per un decreto che non aveva alcuna base medico-scientifica. La definizione di vaccino prevede un farmaco che contenga un antigene, tossina o virus o batterio attenuato. L’antigene è quindi quantitativamente sotto controllo, si conosce esattamente quanto se ne inietta. In questo caso si inietta Rna che stampa l’antigene. Nessuno è in grado di calcolare quanto ne stampa, varia da caso a caso, è una specie di roulette russa. Inoltre, questa è la cosa interessante, l’antigene non è né neutro né attenuato, è una proteina Spike, cioè una pericolosa tossina. Se l’avessero chiamato col suo nome, questo farmaco avrebbe dovuto superare i test di farmacocinetica e farmacodinamica (che invece ai vaccini non sono richiesti) e la pericolosa tossina sarebbe stata scoperta. È bastato cambiare nome, trasformando il farmaco in «vaccino», per abbindolare miliardi di esseri umani. Se i governi avessero ordinato alla popolazione di assumere un farmaco (e non un vaccino), nessuno l’avrebbe fatto: mancano le basi per obbligare a un farmaco. Per il vaccino, invece, l’obbligo si genera dal panico. Pertanto, i «vaccini» anti Covid sono dei nanodispositivi che, introdotti nell’organismo, fanno produrre alle nostre cellule una Spike tossica, L’mRna è una macchina stampatrice programmata per produrre soltanto quell’oggetto, la proteina di punta del virus Sars-CoV-2, senza alcuna attenuazione. Chi è inoculato con questo dispositivo produce in ogni momento trilioni di Spike che stimolano, sì, la risposta immunitaria, ma non essendo attenuate, fanno quello che fa la Spike del virus. Ovvero, infettano e ammalano. C’erano motivi per invocare l’emergenza? Leggendo il libro del dottor Citro la gestione della cosiddetta pandemia e della cosiddetta vaccinazione appare talmente irragionevole e ascientifica da far sorgere il sospetto che i veri scopi fossero altri: imporre la digitalizzazione della vita con un controllo statale totale, rendere la popolazione meno fertile in un’ottica malthusiana e più soggetta a malattie, così da essere dipendente dai farmaci e più ricattabile: se non ti metti la mascherina non ti curo, se non ti vaccini non ti opero, e così via. Ora ci informano con una circolare uscita a ferragosto che a ottobre ci sarà una preoccupante campagna vaccinale. Scopriamo che ci sono ben due nuovi vaccini a mRna disponibili, che saranno co-somministrabili, quello anti Covid e quello antiinfluenzale. Sono entrambi farmaci genici. Ricompare la raccomandazione di inoculazione degli over 60, quindi mi riguarda, e delle persone fragili, chiunque abbia una qualsiasi patologia inclusi bambini e lattanti. Sono considerate fragili, cioè da inoculare, le donne incinte, quelle che allattano e le puerpere. Il fatto che l’inoculazione dei cosiddetti farmaci anti Covid abbia aumentato gli aborti non è ricordato. I soggetti danneggiati da farmaci cosiddetti anti Covid sono malati e quindi tutti soggetti a questa nuova cosiddetta vaccinazione. Se conoscete il francese leggete il libro della genetista Alexandra Henrion Caude Gli apprendisti stregoni, Tutto quello che non sapete sull’Rna messaggero, che spiega quanto sia pericoloso tutto questo. La «vaccinazione» è ovviamente solo raccomandata, ma non è difficile immaginare la pressione che cominceranno a fare le autorità sanitarie. Il mio primo consiglio quindi è: imparate a dire no. Il mio secondo consiglio è: se siete stati inoculati e ne avete avuto un qualsiasi danno, o anche la paura di un danno che si manifesterà in futuro, denunciate i medici vaccinatori per insufficiente informazione e di conseguenza vizio di consenso informato. Non vi hanno informato che si trattava di farmaci in fase sperimentale. Non hanno informato che, trattandosi di farmaci in fase sperimentale, le conseguenze a distanza erano e sono ignote.
Sigfrido Ranucci (Imagoeconomica)
- La trasmissione lancia nuove accuse: «Agostino Ghiglia avvisò Giorgia Meloni della bocciatura del dl Riaperture». Ma l’attuale premier non ebbe alcun vantaggio. Giovanni Donzelli: «Il cronista spiava l’allora leader dell’opposizione?». La replica: «Sms diffusi dal capo dell’autorità».
- Federica Corsini: «Contro di me il programma ha compiuto un atto di violenza che non riconosce. Per difendersi usa la Rai».
Lo speciale contiene due articoli
La Philarmonie (Getty). Nel riquadro, l'assalto dei pro Pal
A Parigi i pro Pal interrompono con i fumogeni il concerto alla Philarmonie e creano il caos. Boicottato un cantante pop per lo stesso motivo. E l’estrema sinistra applaude.
In Francia l’avanzata dell’antisemitismo non si ferma. Giovedì sera un concerto di musica classica è stato interrotto da militanti pro Pal e, quasi nello stesso momento, un altro concerto, quello di un celebre cantante di origine ebraica, è stato minacciato di boicottaggio. In entrambi i casi, il partito di estrema sinistra La France Insoumise (Lfi) ha svolto un ruolo non indifferente.
Guido Crosetto (Cristian Castelnuovo)
Il ministro della Difesa interviene all’evento organizzato dalla «Verità» dedicato al tema della sicurezza con i vertici del comparto. Roberto Cingolani (Leonardo) e Nunzia Ciardi (Acn): bisogna prevenire le minacce con l’Ia.
Mai, come nel periodo storico nel quale stiamo vivendo, il mondo è stato più insicuro. Attualmente ci sono 61 conflitti armati attivi, il numero più alto dalla Seconda guerra mondiale, che coinvolgono oltre 92 Paesi. Ieri, a Roma, La Verità ha organizzato un evento dal titolo «Sicurezza, Difesa, Infrastrutture intelligenti», che ha analizzato punto per punto i temi caldi della questione con esponenti di spicco quali il ministro della Difesa Guido Crosetto intervistato dal direttore della Verità, Maurizio Belpietro.
Donald trump e Viktor Orbán (Ansa)
Il premier ungherese è stato ricevuto a pranzo dall’inquilino della Casa Bianca. In agenda anche petrolio russo e guerra in Ucraina. Mosca contro l’Ue sui visti.
Ieri Viktor Orbán è stato ricevuto alla Casa Bianca da Donald Trump, che ha definito il premier ungherese «un grande leader». Di più: tessendo le sue lodi, il tycoon ci ha tenuto a sottolineare che «sull’immigrazione l’Europa ha fatto errori enormi, mentre Orbán non li ha fatti». Durante la visita, in particolare, è stato firmato un nuovo accordo di cooperazione nucleare tra Stati Uniti e Ungheria, destinato a rafforzare i legami energetici e tecnologici fra i due Paesi. In proposito, il ministro degli Esteri magiaro, Péter Szijjártó, ha sottolineato che la partnership con Washington non preclude il diritto di Budapest a mantenere rapporti con Mosca sul piano energetico. «Considerata la nostra realtà geografica, mantenere la possibilità di acquistare energia dalla Russia senza sanzioni o restrizioni legali è essenziale per la sicurezza energetica dell’Ungheria», ha dichiarato il ministro.






