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La Ue ha pagato gli ambientalisti per fare pressioni sul green deal

La Ue ha pagato gli ambientalisti per fare pressioni sul green deal
Frans Timmermans (Getty Images)
L’ex commissario Frans Timmermans ha firmato contratti per centinaia di migliaia di euro l’uno a organizzazioni perché convincessero i parlamentari che il mondo si salva abbattendo vacche e affamando contadini e opera.
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Panorama condannato per aver definito “pirati” gli attivisti delle ONG, anche se sono proprio loro a rivendicare violazioni e forzature delle leggi. È un attacco alla libertà di stampa, ma le anime belle non si scandalizzano. E mentre si difende la presunta libertà di violare i confini, si infierisce su chi fa scelte davvero controcorrente come la famiglia del bosco.

Hanno delocalizzato la Serie A per due soldi
Nomi dei giocatori del Milan scritti in arabo (Getty)
Alla Supercoppa a Riad non ci sarà l’arbitro Marco Guida: era designato per la finale, ma rifiuta di gestire i match del Napoli. Intanto i nomi dei giocatori sulle maglie sono in arabo. E su Milan-Como in Australia con fischietto asiatico incombono ricorsi.

Ed arbitro s’assise in mezzo a loro. La visione manzoniana del ruolo non ha più senso nei tribunali, figuriamoci a pelo d’erba dove rotola il pallone, nel delirio collettivo del football. Ma è proprio dall’arbitro che parte il giudizio del mondo sportivo, è ancora lui il termometro più attendibile per valutare lo stato di salute di un sistema. Ecco, se vale l’assunto, quello italiano è profondamente malato, quasi in coma. Lo si comprende da due vicende di questi giorni. Due storie, due anomalie: il caso Marco Guida e il caso Milan-Como a Perth, partita di campionato che sarà diretta da un fischietto asiatico.

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Immigrato pedina con il monopattino ragazzine a Milano e poi le violenta
Le immagini delle telecamere di sorveglianza della stazione di Crescenzago (Ansa)
Arrestato ecuadoriano: sceglieva vittime a caso fuori dal metrò per poi aggredirle sotto casa. La città oramai è un Far West.

Dietro alla decisione degli inquirenti di diffondere ieri il video che ritrae il diciannovenne ecuadoriano, arrestato il 13 dicembre a Milano perché ritenuto responsabile di due episodi di violenza sessuale in danno di altrettante minorenni, potrebbe celarsi il timore che lo straniero finito ai domiciliari abbia commesso altre aggressioni non denunciate. A farlo pensare, oltre al filmato di quasi due minuti che ritrae il diciannovenne mentre segue una delle due presunte vittime mentre esce da una fermata della linea M2 della metropolitana, c’è la diffusione dei dettagli sul monopattino che il giovane usava per seguire le ragazze e il cappellino che indossava in entrambi gli episodi denunciati.

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A poche ore dalla Prima al Maggio Musicale Fiorentino, il soprano boliviano-albanese racconta tutto il suo amore per il personaggio generato dal genio di Giacomo Puccini: «È una guerriera che prova a vivere ogni giorno come un dono, nonostante la malattia»

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