Svolta Benetton, Alessandro sceglie con chi stare e sale al 4,75% di Trieste
Alessandro Benetton si schiera con Caltagirone nella guerra delle Generali
Fino a pochi giorni fa non si avevano notizie. Si parlava di una scelta sofferta e soprattutto di una famiglia Benetton divisa sul da farsi: restare attaccati a Mediobanca e quindi mettere il proprio pacchetto di poco inferiore al 4% del capitale di Generali a favore della lista Donnet, astenersi o puntare alla svolta appoggiando Caltagirone?
Di indiscrezioni ne sono trapelate pochissime, almeno fino al consiglio di amministrazione di Edizione dello scorso venerdì (una settimana fa) in seguito al quale si è capito prima che l’opzione Donnet era uscita dal campo di gioco e poco dopo che la linea di Alessandro a favore della lista d’opposizione aveva avuto la meglio.
Per carità, si è fatto intendere che non c’è nessuna intenzione barricadera. Anzi, la famiglia di Ponzano ha intravisto la possibilità di fare da equilibratirice e l’ha colta a volo. Quale posizione migliore di chi può mediare tra due parti che se le stanno dando di santa ragione
Da una parte Caltagirone e Del Vecchio ai quali Edizione destina il su 3,96% di azioni del Leone e dall’altra Mediobanca che sta facendo da advisor nelle due partite attraverso le quali la famiglia veneta vuol rivoluzionare il suo portafoglio di investimenti: l’opa su Atlantia con Blackstone da un lato e le probabili nozze di Autogrill con Dufry dall’altra.
QUOTA FINANZIARIA
Ieri invece la sorpresa. Scoperte le carte si è visto che la famiglia di Ponzano aveva incrementato la sua quota in Generali dal 3,96% al 4,75%. Motivo? «La decisione - fanno filtrare fonti vicine alla famiglia Benetton al termine dell'assemblea - ha logiche esclusivamente finanziarie e di gestione del portafoglio e l’investimento è stato effettuato tenuto conto della volatilità e dell'andamento del titolo degli ultimi mesi».
Non solo, perché le stesse fonti fanno trapelare che per il futuro di Generali il gruppo Benetton auspica «una ricomposizione» fra gli azionisti e invita tutti a guardare al bene dell'azienda. Nella sostanza, i Benetton restano soci stabili di Generali e la loro partecipazione resta di carattere prettamente finanziaria. Sarà.
Al di là delle precisazioni ufficiose è difficile non evidenziare che l’0,80% aggiuntivo che i Benetton hanno portato in dote alla lista Caltagirone avrebbe potuto fare da ago della bilancia nel caso la partita fosse stata equilibrata come da previsioni della vigilia. Insomma l’incremento della partecipazione sembra una scelta di campo precisa che lascia intravedere anche una presa di posizione chiara in vista della prossima battaglia quella su Mediobanca dove la famiglia veneta vanta una quota del 2,2%.
Intanto ieri si è riunito per la prima sotto la presidenza dell'ambasciatore Giampiero Massolo, il cda, deciso dall’assemblea degli azionisti di Atlantia. Il consiglio ha nominato Carlo Bertazzo ad e direttore generale, confermandogli i poteri già attribuiti in relazione al precedente mandato, nonché conferito alcune deleghe esecutive al presidente del consiglio di amministrazione in materia di comunicazione, relazioni istituzionali e security aziendale.
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