Su Superbonus e pensioni minime in Aula passa la linea di Berlusconi
- In manovra la proroga per la Cila e l’innalzamento a 600 euro degli assegni agli over 75. Slitta al 31 marzo 2023 lo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro. Solo 850.000 euro a Lampedusa e Linosa per l’emergenza sbarchi.
- Matteo Salvini sulla riforma approvata dal governo: «Un iter breve riduce le occasioni». Fra le novità, la possibilità per i piccoli Comuni di affidamenti diretti entro 500.000 euro.
Lo speciale contiene due articoli.
Nel tardo pomeriggio di ieri il sottosegretario Federico Freni ha consegnato in commissione Bilancio alla Camera il primo pacchetto di emendamenti del governo. Questa prima parte si concentra soprattutto su fisco e sugli enti locali. Fissato per oggi in commissione l’intervento del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per esporre tutti gli emendamenti che il governo depositerà come ha annunciato Freni intervenendo nel corso della seduta. La richiesta era stata avanzata dal Movimento 5 stelle e da AzioneItalia viva. L’ufficio di presidenza ha deciso di fissare per oggi alle 12 il termine per i sub emendamenti a questo primo pacchetto. Nella bozza slitta di tre mesi, dal 31 gennaio al 31 marzo 2023, lo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro prevista in manovra. Dalla data di entrata in vigore della legge e fino alla data del 31 marzo 2023 è comunque sospesa la riscossione dell’intero ammontare dei debiti. Prevista anche una riduzione della platea delle società energetiche interessate dal contributo di solidarietà straordinario per il 2023 sugli extraprofitti. Saranno escluse le società che non hanno almeno «il 75% dei ricavi del periodo d’imposta antecedente a quello in corso al primo gennaio 2023» derivante dalle attività di produzione e vendita di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi. Nel complesso la disposizione comporterebbe oneri per circa 20 milioni di euro nel prossimo anno. Uno degli emendamenti della manovra prevede un taglio dell’Iva del 50% per chi acquista abitazioni in classe energetica A e B. La misura, che è finalizzata a favorire la ripresa del mercato immobiliare, è prevista per gli acquisti di unità immobiliari a destinazione residenziale effettuati entro il 31 dicembre 2023.
Un emendamento prevede l’esenzione del pagamento dell’Imu per l’Accademia dei Lincei sugli immobili non direttamente utilizzati per le proprie finalità istituzionali. Sempre nella bozza non bollinata consegnata in commissione si prevedono 440 milioni di euro nel triennio 2024-26 per prevenire e mitigare il rischio idrogeologico e idraulico in Calabria. In arrivo un aiuto agli enti locali strutturalmente in deficit. Duecento milioni per le spese sanitarie alla Sicilia e in considerazione dello straordinario aumento del numero di sbarchi nell’anno 2022, ai Comuni di Lampedusa e Linosa è concesso un piccolo contributo di 850.000 euro. Aumenterà il costo dei tabacchi: il maggior gettito derivante dalla modifica delle aliquote di accisa dei trinciati per sigarette sarà pari a 50,16 milioni di euro a partire dall’anno 2023. Raggiunto l’accordo sulle pensioni minime a 600 euro per gli over 75. Misura fortemente chiesta e voluta dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e che alla fine ha trovato tutti d’accordo. Resta in bilico, invece, il tentativo di riportare al 100% l’adeguamento all’inflazione degli assegni fino a cinque volte il minimo, ovvero fino a 2.600 euro. Sul reddito di cittadinanza si va verso la riduzione dell’assegno per gli occupabili a sette mesi, dagli otto inizialmente proposti. Questa soluzione libererebbe altri 200 milioni di euro da reindirizzare su altre misure. Nuove assunzioni nei corpi di polizia, almeno 1.000 da quanto si legge nelle proposte di emendamenti che arrivano dal ministero dell’Interno. Per quanto riguarda il Pos si dovrebbe confermare la riduzione del tetto oltre il quale l’esercente può rifiutare il suo utilizzo dai 60 euro inizialmente annunciati a 40 o 30 euro. Confermato lo smart working per i soggetti fragili e per chi ha figli sotto ai 14 anni fino a marzo 2023. Dalle proposte dei ministeri ne arrivano alcune anche per il settore dello sport. Una proposta si pone come obiettivo di contrastare la pirateria digitale. Inoltre, si intende trasferire a Nado Italia l’effettuazione dei controlli antidoping; secondo il ministero questo comporterebbe un risparmio di spesa in quanto non occorrerà più avvalersi di sistemi di Stati terzi.
La misura salva sport invece consentirà alle società sportive di saldare in 60 rate i versamenti tributari con maggiorazione del 3%. Una delle proposte del ministero dell’Istruzione è legata al Pnrr per consentire l’utilizzo delle economie di gare derivanti dai ribassi d’asta per le opere di edilizia scolastica già autorizzate. In arrivo anche la proroga al 31 dicembre per la presentazione della comunicazione di inizio lavori (Cila) che permetterà ai condomini di continuare a usufruire del Superbonus 110%, altra richiesta portata avanti da Fi. Tra gli emendamenti proposti dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti anche Ferrobonus e Marebonus per un totale di 50 milioni per il 2023. Arriveranno inoltre 6 milioni annui in più tra il 2023 e il 2025 per l’attuazione di interventi di digitalizzazione (5G e piano radio digitale Dab+). Previsto per la Protezione civile un rifinanziamento del fondo regionale nella misura di 40, 60 e 80 milioni rispettivamente per 2023, 2024 e 2025. Per quanto riguarda la sanità, un emendamento chiede l’anticipo al 1° gennaio 2023 dell’incremento dell’indennità riconosciuta al personale del pronto soccorso.
«Appalti rapidi e meno corruzione»
Alla fine, il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Codice degli appalti, che ora attende il passaggio in Parlamento. «Con l’approvazione della riforma del Codice degli appalti il governo mantiene un altro impegno preso con gli italiani», ha commentato il premier Giorgia Meloni. «Un provvedimento organico, equilibrato, frutto di un lavoro qualificato e approfondito, che permetterà di semplificare le procedure e garantire tempi più veloci», ha continuato la Meloni. «Rappresenterà anche un volano per il rilancio della crescita economica e l’ammodernamento infrastrutturale della nazione.
Il governo ringrazia il Consiglio di Stato per il grande lavoro svolto e che ha contribuito al raggiungimento di questo importante risultato». «Più breve è l’iter burocratico e rapido l’appalto, più difficile è per il corrotto incontrare il corruttore», ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. «È stato un passaggio importante, l’iniziativa più importante da 55 giorni a questa parte da quando abbiamo giurato», ha continuato Salvini in conferenza stampa. «È un venerdì (giorno dell’approvazione, ndr) pre natalizio molto bello, significativo e importante. Ringrazio Giorgia Meloni che non è presente per motivi familiari ma che ha accompagnato questo processo, ringrazio tutti i ministri che sono intervenuti in questo cdm che più unanime di così è difficile pensarlo. È stato fatto un ottimo lavoro. Questo nuovo codice dovrà tagliare sprechi e la burocrazia, viene incontro alle esigenze delle imprese e degli enti locali, permetterà di aprire cantieri in tempi più veloci e creerà più lavoro. È la miglior battaglia alla corruzione e al malaffare», ha precisato Salvini. L’obbiettivo della norma è prima di tutto quella di velocizzare le procedure di appalto. Lo si nota chiaramente dal testo della misura. «Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti perseguono il risultato dell’affidamento del contratto e della sua esecuzione con la massima tempestività e il migliore rapporto possibile tra qualità e prezzo, nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza», si legge.
Nel testo è presente anche un principio di fiducia, di accesso al mercato, di buona fede, e di tutela dell’affidamento, di solidarietà e di sussidiarietà orizzontale anche nei confronti del Terzo settore, di auto organizzazione amministrativa. Quali sono, quindi, le novità? In primis, i piccoli Comuni potranno affidare direttamente i lavori fino a 500.000 euro anche senza la qualifica di stazione appaltante. C’è poi una sostanziale liberalizzazione dell’appalto integrato, cioè quegli appalti dove viene affidata a un solo soggetto sia la progettazione sia l’esecuzione di un’opera. La novità non vale per i lavori di manutenzione ordinaria. Via anche alla cancellazione del Piano generale trasporti e logistica, che viene sostituito da una lista di opere prioritarie. Luce verde anche a una maggiore digitalizzazione degli appalti, come chiesto più volte dall’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. L’Authority «ha un ruolo all’interno del Codice appalti coerente con la sua funzione, erano previste delle prerogative che poi sono state eliminate nel testo varato dal cdm. Questa non è l’ultima parola», nel corso dell’iter parlamentare «tutti quelli che hanno titolo di formulare proposte migliorative» potranno farlo, ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano sottolineando che c’è stata «assoluta concordanza» tra Consiglio di Stato e governo nella stesura del Codice degli appalti. All’interno del testo, poi, torna anche un meccanismo di revisione dei prezzi. La misura partirà quando la variazione (sia verso l’alto sia verso il basso) dei costi dell’opera supererà il 5% del prezzo totale dei lavori e si applicherà su l l ’80% della variazione.