Sei mesi, 192 Paesi, oltre 4 milioni di metri quadri di area espositiva. Sono solo alcuni dei numeri di Expo Dubai 2020, l'esposizione universale prevista e programmata nella città emiratina di Dubai tra il 20 ottobre e il 10 aprile 2021. Il flusso stimato, a oggi, è di 25 milioni di visitatori.
Sei mesi, 192 Paesi, oltre 4 milioni di metri quadri di area espositiva. Sono solo alcuni dei numeri di Expo Dubai 2020, l'esposizione universale prevista e programmata nella città emiratina di Dubai tra il 20 ottobre e il 10 aprile 2021. Il flusso stimato, a oggi, è di 25 milioni di visitatori. All'interno video dalla futura area Expo, un approfondimento sul padiglione italiano e gallery fotografiche.Dopo Expo Milano 2015 in cui il filo conduttore era «Nutrire il pianeta, energia per la vita», il tema previsto per l'edizione 2020 è «Connecting Minds, Creating the Future», letteralmente: collegare le menti, creare il futuro. Il nome è strettamente connesso alla traduzione araba della città, al-Waṣl che significa "il collegamento". L'Esposizione cadrà esattamente nell'anno del cinquantesimo anniversario dalla fondazione degli Emirati Arabi Uniti, il golden jubilee dello Stato.Il sito, 4 milioni di metri quadri di aerea espositiva, si trova nel nuovo quartiere fieristico denominato Dubai Trade Center - Jebel ʿAli ed è situato nel quadrante sudovest di Dubai e adiacente al nuovo aeroporto internazionale Al Maktum. L'area è posta a circa metà strada tra Dubai e Abu Dhabi che sarà anch'essa interessata dal turismo dell'Esposizione Universale.Il centro del sito è la piazza Al Wasl, denominata con l'antico nome di Dubai, il cui significato è "la connessione". Da essa si diramano, come fossero grandi petali, le tre aree tematiche della manifestazione: opportunità, sostenibilità e mobilità. Ognuna di esse ospita padiglioni tematici nelle fattezze di tradizionali souk arabi. Tra i petali sorgeranno tre tra le più importanti strutture dell'esposizione: il Padiglione di Benvenuto, il Padiglione dell'Innovazione e il Padiglione Uae. All'esterno, invece, ci saranno i padiglioni nazionali, come da tradizione delle Expo.Tutti i viali attorno alle aree tematiche e la stessa piazza centrale saranno ricoperti di tende ricoperte da materiale fotovoltaico che genererà il 50 per cento dell'energia richiesta dall'intero sito espositivo. Le grandi tende saranno inoltre utilizzate durante la notte per proiezioni digitali.I trasporti all'interno del sito sono garantiti da una cabinovia. Per l'accesso al sito verranno messi a disposizione 750 bus a emissioni zero chiamati Expo Riders. Sarà inoltre costruita un'apposita stazione della metropolitana di Dubai e una nuova linea ferroviaria hyperloop che si basa su una tecnologia composta da capsule spinte da motori a induzione e compressori d'aria che collegherà Dubai e Abu Dhabi. Ogni capsula ospiterà al massimo 28 passeggeri e potrà viaggiare alla velocità di 1.200 chilometri orari grazie a campi magnetici all'interno di una struttura tubolare che collega una stazione all'altra. L'energia sfruttata sarà ricavata da moduli fotovoltaici. L'hyperloop non si limiterà solo a collegare i due principali centri turistici degli Emirati Arabi Uniti, collegherà Dubai con Doha in soli 23 minuti, al posto delle 7 ore in macchina e Dubai con Riyadh in 48 minuti (invece delle 10 ore in macchina).Gli Emirati puntano a collegarsi sempre di più con gli altri Paesi, in maniera sicura, veloce, efficiente e soprattutto sostenibile. Valori che rispettano il tema della connessione, dell'innovazione e della sostenibilità declinati nella prossima Esposizione Universale. Ma torniamo ai numeri. Secondo le prime proiezioni, Expo 2020 venderà complessivamente più biglietti dei mondiali di calcio in Sud Africa nel 2010, le Olimpiadi di Londra 2012, i mondiali di calcio in Brasile del 2014 e le Olimpiadi di Rio nel 2016. Tutti insieme. Ma non solo: attrarrà circa 16 volte il numero di spettatori che hanno partecipato ai mondiali Fifa di Mosca nel 2018 e di questi oltre il 70% viaggeranno da Paesi extra Uae. L'Esposizione Universale ospiterà oltre 60 eventi live e 6 giornate riconosciute come festività in tutto il mondo: Diwali, la giornata nazionale degli Uae, Natale, Capodanno, il Capodanno cinese e la giornata internazionale della donna. Al suo interno lavoreranno tra le 20.000 e le 35.000 persone e più di 30.000 volontari. Di questi, il 50% sarò di sesso femminile.A differenza di Milano, Expo Dubai 2020 ha già le idee chiare sul suo futuro. Al termine dell'Esposizione Universale l'area cambierà nome in District 2020 e, come ha spiegato Khalid Sharaf, Direttore Commerciale Internazionale di Expo 2020, «sarà un sito che all'inizio ospiterà un grande evento e dopo si trasformerà in questo ecosistema che riunisce start-up e grandi aziende, conglomerati e impianti di ricerca e sviluppo, per creare un ambiente simile a quello della Silicon Valley». Tra le aziende che hanno annunciato che si trasferiranno nell'area ci sono Siemens, che ha deciso di creare il proprio hub logistico globale all'interno del District 2020 e Accenture, che invece aprirà un hub di innovazione. Lo stato dei lavori visto da un drone - agosto 2019
2025-11-07
Dimmi La Verità | Giovanni Maiorano (Fdi): «Una proposta di legge a tutela delle forze dell'ordine»
Ecco #DimmiLaVerità del 7 novembre 2025. Il deputato di Fdi Giovanni Maiorano illustra una proposta di legge a tutela delle forze dell'ordine.
Il governatore: «Milano-Cortina 2026 sarà un laboratorio di metodo. Dalle Olimpiadi eredità durature per i territori».
«Ci siamo. Anzi, ghe sem, come si dice da queste parti». Con queste parole il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha aperto l’evento La Lombardia al centro della sfida olimpica, organizzato oggi a Palazzo Lombardia per fare il punto sulla corsa verso i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026.
Un appuntamento che, nelle parole del governatore, non è solo sportivo ma anche simbolico: «Come Lombardia abbiamo fortemente voluto le Olimpiadi – ha detto – perché rappresentano una vetrina mondiale straordinaria, capace di lasciare al territorio eredità fondamentali in termini di infrastrutture, servizi e impatto culturale».
Fontana ha voluto sottolineare come l’esperienza olimpica incarni a pieno il “modello Lombardia”, fondato sulla collaborazione tra pubblico e privato e sulla capacità di trasformare le idee in progetti concreti. «I Giochi – ha spiegato – sono un esempio di questo modello di sviluppo, che parte dall’ascolto dei territori e si traduce in risultati tangibili, grazie al pragmatismo che da sempre contraddistingue la nostra regione».
Investimenti e connessioni per i territori
Secondo il presidente, l’evento rappresenta un volano per rafforzare processi già in corso: «Le Olimpiadi invernali sono l’occasione per accelerare investimenti che migliorano le connessioni con le aree montane e l’area metropolitana milanese».
Fontana ha ricordato che l’80% delle opere è già avviato, e che Milano-Cortina 2026 «sarà un laboratorio di metodo per programmare, investire e amministrare», con l’obiettivo di «rispondere ai bisogni delle comunità» e garantire «risultati duraturi e non temporanei».
Un’occasione per il turismo e il Made in Italy
Ampio spazio anche al tema dell’attrattività turistica. L’appuntamento olimpico, ha spiegato Fontana, sarà «un’occasione per mostrare al mondo le bellezze della Lombardia». Le stime parlano di 3 milioni di pernottamenti aggiuntivi nei mesi di febbraio e marzo 2026, un incremento del 50% rispetto ai livelli registrati nel biennio 2024-2025. Crescerà anche la quota di turisti stranieri, che dovrebbe passare dal 60 al 75% del totale.
Per il governatore, si tratta di una «straordinaria opportunità per le eccellenze del Made in Italy lombardo, che potranno presentarsi sulla scena internazionale in una vetrina irripetibile».
Una Smart Land per i cittadini
Fontana ha infine richiamato il valore dell’eredità olimpica, destinata a superare l’evento sportivo: «Questo percorso valorizza il dialogo tra istituzioni e la governance condivisa tra pubblico e privato, tra montagna e metropoli. La Lombardia è una Smart Land, capace di unire visione strategica e prossimità alle persone».
E ha concluso con una promessa: «Andiamo avanti nella sfida di progettare, coordinare e realizzare, sempre pensando al bene dei cittadini lombardi».
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Francesco Zambon (Getty Images)
Audito dalla commissione Covid Zambon, ex funzionario dell’agenzia Onu. Dalle email prodotte emerge come il suo rapporto, critico sulle misure italiane, sia stato censurato per volontà politica, onde evitare di perdere fondi per la sede veneziana dell’Organizzazione.
Riavvolgere il nastro e rivedere il film della pandemia a ritroso può essere molto doloroso. Soprattutto se si passano al setaccio i documenti esplosivi portati ieri in commissione Covid da Francesco Zambon, oggi dirigente medico e, ai tempi tragici della pandemia, ufficiale tecnico dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Di tutte le clamorose notizie diffusamente documentate in audizione, ne balzano agli occhi due: la prima è che, mentre gli italiani morivano in casa con il paracetamolo o negli ospedali nonostante i ventilatori, il governo dell’epoca guidato da Giuseppe Conte (M5s) e il ministro della salute Roberto Speranza (Pd) trovavano il tempo di preoccuparsi che la reputazione del governo, messa in cattiva luce da un rapporto redatto da Zambon, non venisse offuscata, al punto che ne ottennero il ritiro. La seconda terribile evidenza è che la priorità dell’Oms in pandemia sembrava proprio quella di garantirsi i finanziamenti.
Quest’anno in Brasile doppio carnevale: oltre a quello di Rio, a Belém si terrà la Conferenza Onu sul clima Un evento che va avanti da 30 anni, malgrado le emissioni crescano e gli studi seri dicano che la crisi non esiste.
Due carnevali, quest’anno in Brasile: quello già festeggiato a Rio dei dieci giorni a cavallo tra febbraio e marzo, come sempre allietato dagli sfrenati balli di samba, e quello - anch’esso di dieci giorni - di questo novembre, allietato dagli sfrenati balli dei bamba che si recheranno a Belém, attraversata dall’equatore, per partecipare alla Cop30, la conferenza planetaria che si propone di salvarci dal riscaldamento del clima.





