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Netflix, la caduta non conosce soste: quando conviene investire?

Netflix, la caduta non conosce soste: quando conviene investire?

Gli analisti consigliano di non rientrare nel titolo Netflix per ora

Todd Juenger, analista di Bernstein ama ripetere che investire in azioni Netflix è come un un atto di fede: si crede o non si crede. Il mercato nell’ultima settimana ha deciso di non crederci più. Non a caso dopo aver bruciato duecento miliardi di dollari di capitalizzazione da novembre a oggi (di cui gli ultimi sessanta questa settimana) Netflix stenta a recuperare.

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L’Ue deve fare da leva sull’export e migliorare l’accordo col Mercosur
Emmanuel Macron (Ansa)
L’intesa risponderebbe al bisogno europeo di terre rare sottraendoci dal giogo cinese.

Il tema è come rendere l’Ue un moltiplicatore di vantaggi per le nazioni partecipanti. Mettendo a lato la priorità della sicurezza, la seconda urgenza è spingere l’Ue a siglare accordi commerciali nel mondo come leva per l’export delle sue nazioni, in particolare per quelle che non riescono a ridurre la dipendenza dall’export stesso aumentando i consumi interni e con il problema di ridurre i costi di importazione di minerali critici, in particolare Italia e Germania. Tra i tanti negoziati in corso tra Ue e diverse nazioni del globo, quello con il Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay ed Uruguay) è tra i più maturi (dopo 20 anni circa di trattative) e ha raggiunto una bozza abbastanza strutturata.

Produrre in Italia si può: Byd si prende i fornitori lasciati a piedi da Stellantis
Automobili Byd (Ansa)
La società cinese ha selezionato 85 ditte dell’indotto automobilistico mollate dall’ex Fiat. Rendere profittevole l’elettrico anche qui, quindi, è possibile... per chi sa e vuole farlo.

Byd si sta prendendo tutti i fornitori italiani che Stellantis ha lasciato a piedi. Verrebbe da pensare, allora, che il modo per rendere profittevole l’auto elettrica in Italia esiste e forse il gruppo guidato dall’ad Antonio Filosa non ha saputo coglierne le opportunità.