2020-08-07
Ifis è ottimista su conti e solidità
Ernesto Fürstenberg Fassio (Ansa)
L'istituto veneto resiste alla crisi, anche se l'utile è sceso. Accordo con Bei per sostenere le Pmi. Rilevato il 70,7% Farbanca per essere polo leader nei finanziamenti alle farmacie.Banca Ifis punta a raggiungere un'utile di esercizio 2020 compreso tra i 50 e i 65 milioni, con un margine di intermediazione che dovrebbe essere compreso tra 420 e 440 milioni di euro e le rettifiche di valore per il rischio di credito tra gli 85 e i 100 milioni di euro. Questo quanto prevede l'aggiornamento della guidance per il 2020, comunicato durante la pubblicazione dei dati finanziari del gruppo. «Lo scenario che abbiamo davanti resta incerto. Tuttavia, assumendo la progressiva stabilizzazione del contesto macroeconomico e l'assenza di ulteriori periodi di lockdown, per l'esercizio 2020 stimiamo di raggiungere un utile netto compreso tra 50 e 65 milioni di euro. Infatti, per il secondo semestre, anche alla luce dei recuperi realizzati a luglio, pari a 25 milioni di euro rispetto ai 17 milioni di medi mensili del secondo trimestre, ci aspettiamo un progressivo miglioramento del settore Npl, che dovrebbe tornare a pieno regime nell'ultimo trimestre dell'anno», dichiara Luciano Colombini, amministratore delegato di Banca Ifis commentando i risultati del primo semestre 2020. Il Consiglio di Amministrazione della banca, presieduto dal vicepresidente Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato dunque i risultati dei primi sei mesi dell'anno, che hanno visto un utile netto pari a 37 milioni (dato in calo rispetto ai 68,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2019), al netto di rettifiche e svalutazioni per 36 milioni (pre tasse) per effetto del Covid-19. Il Cet1 consolidato, calcolato escludendo il dividendo 2019 sospeso per le disposizioni di Banca d'Italia ed escludendo prudenzialmente l'utile del primo semestre 2020, si è attestato all'11,58%, in rialzo di 62 punti base rispetto al 31 dicembre 2019. Quanto alle attività della banca c'è stato un forte sostegno alle piccole e medie imprese (Pmi), approvando più del 98% delle oltre 18.000 richieste di moratorie pervenute. «Abbiamo siglato un importante accordo con la Bei per finanziare e sostenere le Pmi impattate dal Covid-19. Una misura, quest'ultima, che si somma alle numerose attività e servizi messi in campo sia durante il lockdown che nella più difficile fase di ripresa delle attività produttive», spiega Colombini. A questo si aggiunge come sul fronte degli Npl, la banca, in linea con quanto era stato previsto dal piano strategico ha rilevato da gennaio a luglio 1,3 miliardi di euro di crediti non performing e attualmente sta partecipando a 15 processi di cessione per un controvalore nominale di circa 1,9 miliardi di euro. «Gli acquisti finalizzati in questi mesi, offriranno un buon contributo alla redditività della banca nei prossimi due anni, grazie a un'attività di recupero proattiva e diversificata, continua Colombini. L'ad conclude spiegando come il primo semestre ha quindi confermato la validità della strategia e la solidità finanziaria del gruppo, in un contesto macroeconomico che non ha precedenti. La banca ha infatti concluso un deal strategico acquisendo il 70,77% di Farbanca. Questo operazione consentirà, grazie alle sinergie con Credifarma, di creare un polo leader nei finanziamenti alle farmacie. Inoltre, a fine giugno, si è anche realizzato un progetto di rebranding che ha l'obiettivo di migliorare il posizionamento dell'istituto di credito e di comunicare al meglio le attività e i prodotti del proprio business. A tutto questo si aggiungono i risultati positivi registrati nel primo semestre che sono andati a rafforzare il patrimonio e ad accelerare gli investimenti. «La banca, anche in questa difficile congiuntura, ha dimostrato una notevole capacità di resilienza grazie alla specificità del suo business model basato, sul fronte Imprese, sull'erogazione di forme di credito principalmente a breve termine e, lato Npl, sulla definizione di piani di rientro sostenibili, con una durata media di circa 7 anni», conclude Colombini.
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