magliette rosse

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Altri richiedenti asilo che menano e stuprano
Ansa
  • A Reggio Emilia un aspirante profugo ha selvaggiamente picchiato e violentato una ragazza di 24 anni. A Piacenza, invece, la vittima ha appena 9 anni. Per loro nessuno sfila con le magliette rosse.
  • Nel 2018 sono 11.902 le persone soccorse dai nordafricani, contro le 5.587 degli attivisti catenaccio 16 punti catenaccio catenaccio catenaccio catenaccio.

Lo speciale contiene due articoli

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Saviano
 in crisi d’idee ridotto a scrivere
 appelli
Ansa

C'è un uomo da salvare. Il poveretto annaspa, si sbraccia e chiede aiuto, ma nessuno sembra considerarlo. Di più: nessuno ha voglia di correre in suo soccorso, preferendo ignorarne le grida per abbandonarlo in fretta al proprio destino.

Ma che vuole Saviano? Con chi ce l'ha? A quest'ultima domanda è facile rispondere: ce l'ha con Salvini, che essendo al momento il politico di maggior rilievo, è il solo che possa garantire un po' di visibilità a chi lo attacca e dunque anche allo scrittore, il quale da star internazionale è di recente stato retrocesso nella classifica della popolarità (e soprattutto delle vendite in libreria). Il ministro dell'Interno, secondo Saviano, meriterebbe una mobilitazione nazionale di ballerini, stilisti e cuochi (possibilmente stellati): un esercito di Vip che come un sol uomo si contrapponga al numero uno del Viminale e alla sua politica di chiusura dei porti agli immigrati. Il gomorroico (i suoi articoli non devono scendere mai sotto le diecimila battute per poter somigliare a dei piccoli saggi di pensiero) vorrebbe veder sfilare cantanti e attori, forse ispirato dal fenomeno americano, dove lo star system hollywoodiano è sceso in piazza contro il puzzone della Casa bianca. Qualche attrice come Susan Sarandon si è fatta addirittura arrestare durante la marcia anti Trump a Washington e ciò ha consentito alla manifestazione di conquistare qualche titolo sulla stampa quotidiana, in particolare quella italiana.

Ecco, Saviano sogna una marcia anti Salvini come quella davanti a Capitol Hill. Lui, Benigni, la Mannoia, lo chef Rubio, Caparezza, Costantino della Gherardesca, Fabio Fazio, Gad Lerner, Edoardo Albinati (quello che si augurava il bambino morto pur di far sloggiare questo governo), Zerocalcare, Carolina Crescentini, Fedez e Chiara Ferragni, tutti uniti nella lotta davanti al Viminale, in nome dei migranti e dell'accoglienza.

«Il silenzio, oggi, è un lusso che non possiamo permetterci. Il silenzio oggi è insopportabile», si dispera il povero Saviano a cui nessuno dei destinatari dell'appello risponde. «Non abbiamo scelta», insiste. «Oggi tacere significa dire: quello che sta accadendo mi sta bene». L'autore di Gomorra, per la verità, non è nuovo a questo genere di cose. Da quando gli si è inaridita la vena artistica si dedica con passione a lanciare appelli, quasi sempre sposando cause perse. Tempo fa ne lanciò uno contro il processo breve, salvo poi lamentarsi dei processi troppo lunghi. Poi, essendo trascorsi novant'anni, si fece interprete di una petizione per non dimenticare Sacco e Vanzetti, essendo l'esecuzione dei due anarchici di stretta attualità. Nel mezzo gli scappò anche una petizione pro canna libera in libero Stato, al grido di «legalizziamo la cannabis per un Paese migliore». Nella speranza di guadagnare un po' di visibilità, Saviano ha sposato perfino Emmanuel Macron, salutando l'elezione del Napoleone tascabile tanto caro a Brigitte come un'occasione storica per rifondare il progetto europeo. Non poteva mancare la Siria: per denunciare il silenzio che circonda i crimini di Assad, lo scrittore scelse un'immagine forte, facendosi fotografare con la mano su bocca e naso e invitando altri Vip a fare altrettanto.

Sempre pronto a farsi paladino, a parole, di qualsiasi causa gli porti notorietà e lo faccia apparire un San Giorgio contro il drago del male, l'unica volta che qualcuno gli ha rivolto un appello, lui se l'è data a gambe. Giorni fa, lo scrittore Sandro Veronesi gli propose di salire bordo delle navi delle Organizzazioni non governative, per trasformarsi in scudo umano pro migranti. Alla sollecitazione Saviano rispose dicendo di essere pronto «a ricacciare questo rigurgito (salviniano, ndr) nella fogna», e dichiarandosi intenzionato a invocare «una insurrezione civile e democratica contro questa barbarie fondata sulla menzogna sistematica». Ma poi, di un suo imbarco non si è avuta notizia.

Un leone da tastiera.

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Un Papa nero potrà salvare l’Africa da scafisti e preti in maglietta rossa
Ansa
Il continente, che oggi rappresenta una speranza per tutto il mondo cattolico, sconta da sempre mali endogeni. L'esempio di Daniele Comboni, il santo il cui motto certi uomini di Chiesa dovrebbero ricordare.
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La sinistra è contro gli «odiatori». Ma odiare chi è di destra va bene
Ansa
Il boldrinismo fa sì che qualsiasi critica a idee progressiste diventi un «atto discriminatorio». Ma se a essere davvero insultato è un conservatore scatta il doppio standard: «Se l'è cercata».
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Spintoni e minacce ai marinai italiani. Il grazie dei migranti a chi li ha salvati
Ansa
  • La Vos Thalassa prende a bordo 66 persone nelle acque di Tripoli. Poi la rivolta per non essere consegnati ai libici. Interviene la nostra Guardia costiera: «Problemi di sicurezza». Danilo Toninelli: «Puniremo i facinorosi».
  • Il vicepremier leghista in visita alla maxi tendopoli di San Ferdinando, in Calabria. E subito scatta la contestazione degli irregolari aizzati dalle «magliette rosse».
  • Matteo Salvini si gioca tutto sulle frontiere. E incassa l'apertura del falco tedesco. Oggi vertice decisivo a Innsbruck. Horst Seehofer: «Simpatia per voi, reggete il peso dell'immigrazione». Ma la trattativa sarà dura.


Lo speciale contiene tre articoli e le email inviate dalla Vos Thalassa.

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