javier milei

Milei si è avvicinato agli Usa e il Fmi nonostante i debiti sblocca 4,7 miliardi di aiuti
Javier Milei (Ansa)
L’Argentina è inadempiente sul rientro dei prestiti ma al neopresidente arrivano i fondi per impostare le sue politiche. Vuole privatizzare anche la banca centrale.
Palloni spia cinesi nei cieli di Taiwan: tensione nell’isola vicina alle elezioni
(Ansa)
Una vittoria conservatrice avvicinerebbe Taipei a Xi. A spese degli Usa, ma pure dell’Italia, da poco uscita dalla Via della seta.
Altro che idee folli: svalutazione del peso e un taglio alle regole. Il primo Milei piace
Javier Milei (Ansa)
C’è curiosità tra gli economisti liberali per la svolta pragmatica argentina. Buenos Aires può essere di nuovo partner dell’Italia.
Chi ha trovato l’America (del Sud)
Luiz Inacio Lula da Silva (Getty Images)
  • Gli scambi con la Cina sono saliti da 180 a 450 miliardi in 10 anni, spiazzando gli Usa. Ma per Xi Jinping l’elezione di Javier Milei in Argentina è un campanello d’allarme.
  • Il Cile era uno dei Paesi più sicuri della regione, però negli ultimi anni i traffici di coca e cannabis sono aumentati. Stesso discorso per Ecuador e Costa Rica, ex oasi felici.
  • L’esperta Antonella Mori: «La presenza nell’area di imprese occidentali è più elevata di quella del Dragone. Venezuela verso elezioni libere».

Lo speciale contiene tre articoli.

«Il politicamente corretto rappresenta un ostacolo al progresso dell’umanità»
Javier Milei (Ansa)
Benegas Lynch, ideologo dell’argentino JavierMilei: «Mettendo catenacci mentali alle idee si impedisce il miglioramento del sapere. La discriminazione? È del tutto normale».

Oggi si saprà chi, tra il ministro dell’Economia Sergio Massa e il pirotecnico economista ultra libertario Javier Milei, sarà il nuovo presidente dell’Argentina. Al primo turno del 22 ottobre, Massa ha incassato il 36 per cento, Milei il 29,9. Ma quali sono le idee del «candidato con la motosega»? Per scoprirlo possiamo leggere La postverità socialista, di Alberto Benegas Lynch figlio (Rubbettino, 270 pagina, 24 euro). Omonimo del padre, che fu imprenditore, saggista e brillante economista, Lynch, 83 anni è considerato il mentore di Milei, che a sua volta lo definisce «un eroe» e assicura che è «il più grande riferimento del liberalismo argentino di tutti i tempi». Ha un dottorato in Economia e uno in Scienze gestionali, è presidente della sezione di Scienze economiche dell’Accademia nazionale delle scienze e membro dell’Accademia nazionale delle scienze economiche. È autore di 28 libri, oltre a 10 in collaborazione e 4 come coautore. È stato professore ordinario presso l’università di Buenos Aires e ha insegnato in cinque corsi. È stato anche consigliere economico della Borsa di Buenos Aires, della Camera di Commercio argentina, della Società Rurale Argentina e del Consiglio interamericano di commercio e produzione. Recentemente ha fatto scalpore per aver suggerito a Milei di rompere le relazioni diplomatiche con il Vaticano. Si tratta dunque di un autore da tenere d’occhio per capire cosa passi per la testa di Milei, oltre alle suggestioni della cronaca e alle provocazioni mediatiche del candidato argentino. Per gentile concessione dell’editore, pubblichiamo due estratti de La postverità socialista.

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