Gustavo Spector (IStock)
L'argentino Ct della nazionale azzurra: «Agli inizi dei Duemila si praticava in quattro città, adesso ci sono 3.000 campi. Piace così tanto perché, a differenza del tennis, se sbagli un colpo puoi rifarti subito. Così non hai tempo per demoralizzarti e vuoi giocare».