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Conte contestato a Taranto

Il leader pentastellato ha chiuso nella provincia pugliese la campagna elettorale per le amministrative. Non sono bastate le venti auto blu di scorta, i furgoni della polizia, le centinaia di agenti in divisa e in borghese che gli facevano da cordone, per evitare i fischi dei tarantini che gli gridavano «traditore, assassino, venduto criminale, in galera devi andare». Proprio come fecero i 5 stelle anni fa a Taranto contro Matteo Renzi.

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Ansa
  • Il premier a Taranto accolto dai fischi di migliaia in sciopero. Duro botta e risposta: «Zitti parlo io», «Non sapete come viviamo». Nessun incontro previsto con gli indiani.
  • Intesa apre alla nazionalizzazione: «Se serve, che sia dura e contro l'Ue». L'opzione di un ingresso temporaneo dello Stato prende piede, anche dopo il rifiuto di Jindal a subentrare. Non la esclude nemmeno Carlo Messina: «Asset strategico». L'arma ambientale da usare per sfidare Bruxelles.
  • «Gli acciaio-bond comprati nel 2011 da Belsito, e poi venduti nel 2015». Il tesoriere Giulio Centemero: «Con il nuovo corso li abbiamo dismessi». Matteo Salvini querela il M5s.

Lo speciale comprende tre articoli.

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