Il supertestimone Vincenzo Marino ricostruisce al processo la mattanza compiuta sulla diciottenne: «L'africano iniziò a sezionarla da un piede e lei emise dei lamenti. Lui la finì e la mutilò». Alla base del raptus la reazione della ragazza all'abuso sessuale.
La seconda udienza sembra aver trascurato il tema della criminalità «nera». Eppure a chiamarla in causa ci sono le minacce voodoo. E dalla Germania arriva una richiesta di comparare episodi simili.
Inocent Oseghale a processo per la morte della diciottenne fatta a pezzi e nascosta in due valigie. Nello stesso giorno l'antimafia pubblica il rapporto annuale, evidenziando la crescita delle cosche gestite da africani.