Sanremo 2023, Leo Gassmann: «Noi giovani viviamo il tormento di un futuro incerto»
Dopo aver vinto tra le Nuove proposte nel 2020, Leo Gassmann gareggia per la prima volta tra i big di Sanremo. La sua canzone si chiama Terzo cuore ed è un inno spensierato all’amore.
Com’è stato tornare all’Ariston?
«Sono onoratissimo di questa opportunità. La prima sera ero agitato, a un certo punto nei camerini faceva molto caldo e il mio manager mi ha mandato a prendere aria. Passando dal sottoscala ho visto delle foto di altri artisti e mi sono detto: massì, sono a Sanremo, mi devo divertire. E così è stato».
Cosa pensi della figuraccia di Blanco?
«Ha sbagliato. Sono amico di Riccardo ma non voglio scusarlo. Anche se a volte tutti facciamo degli errori».
Si dice che i giovani siano una generazione tormentata. Ma tu non lo sembri….
«Io nella vita sono stato una persona molto fortunata. Il tormento della nostra generazione c’è e credo sia dovuto a un futuro sempre più incerto, ai cambiamenti climatici, alle guerre che non scegliamo noi ma che sono sempre più vicine. Anche la disparità economica, la paura del diverso che rimane nonostante i social aiutino in parte ad abbattere gli stereotipi. E poi credo che uno dei problemi principali è che non tutti hanno la possibilità di studiare o di conoscere quello che hanno intorno a loro: se non hai la possibilità di metabolizzare ciò che ti circonda, allora fa paura».
Cosa ti dice tuo papà?
«I miei genitori sono molto felici. Ma immagino che qualsiasi padre sia fiero e orgoglioso di vedere il figlio a Sanremo».
Cosa rappresenta per te il cognome che porti?
«Io sono il primo fan della mia famiglia, sono onorato di farne parte. Nella vita ho scelto di fare un’altra cosa rispetto alla recitazione e ho sempre cercato di farla con rispetto e con pazienza. I miei sono stati bravi, mi hanno consigliato di vedere la musica come una passione e non come un lavoro. In questi tre anni la vita mi ha premiato: l’impegno, le esperienze che ho fatto. Mi sono preso del tempo per lavorare a un disco (La Strada per Agartha fuori dal 24 febbraio) ma l'ho fatto con amore perché non avevo fretta e stavo vivendo una bellissima esperienza. La meraviglia della vita sta anche nel percorso».
Che consiglio daresti a un giovane che vuole fare musica?
«Di non avere fretta, di circondarsi di persone che gli vogliono bene, di amici e di amiche che ci credono. E anche di non aver paura di sperimentare, di essere diversi rispetto a quello che ora va nelle classifiche perché c’è tanto altro nella musica e si può creare qualcosa di unico».
Come ti vedi tra dieci anni?
«Spero di essere una versione migliore di me stesso. A livello artistico vorrei crescere nei testi e scrivere qualcosa che possa rimanere a lungo».
Le canzoni più belle degli ultimi decenni, un grande viaggio nella musica, soprattutto italiana. La serata delle cover di Sanremo 2023 si trasforma in una festa tra amici. Chi vince? Il «solito» Marco Mengoni.
Oltre 60 artisti sul palco per 28 esibizioni non tutte memorabili ma che riescono ad accontentare un pubblico vasto. La serata delle cover è l’ennesimo asso nella manica di Amadeus. Perché tra tradizione e sperimentazione, a vincere è sempre la musica. Ecco le esibizioni che ci hanno convinto.
I cantautori
Ultimo con Eros Ramazzotti, Tananai con Biagio Antonacci. La romanità più verace e lo stile meneghino per due esibizioni all'insegna dell’amicizia. Le più raffinate sono Giorgia ed Elisa, i più naif Colapesce Dimartino che fanno arrivare Carla Bruni per un Azzurro da gita della domenica. Ma è ancora Marco Mengoni a regalare le emozioni più vere: la sua Let it be con il Kingdom Choir è da brividi. Bene i Modà con Le Vibrazioni (esperimento da ripetere) e in perfetta sintonia anche LDA e Alex Britti sulle note di Oggi sono io.
Le esibizioni wow
Elodie è la queen della serata, la nostra Dua Lipa e Rihanna messe insieme. Il giovane Olly si affida a Lorella Cuccarini per reinventare La notte vola. Ne nasce una versione clubbing pronta a scalare nuovamente le classifiche (onore alla Cuccarini che a 57 anni è spaziale). Bella intensità tra Lazza ed Emma, generazionali Sethu e i Bunker 44 con Charlie fa surf, coreografati i Colla zio con Ditonellapiaga (la canzone è Salirò). E infine la disco revival: Mara Sattei «ingaggia» Noemi per L’amour toujour di Gigi D’Agostino, Paola & Chiara cantano loro stesse spostando indietro le lancette del tempo.
Chiara Francini e il varietà
Quarta co-cocnduttrice di Sanremo 2023, l’attrice toscana porta in scena una commedia d’altri tempi: parte come la ragazza umile di provincia e poi gioca a fare la gran diva. Chiara Francini ha una verve comica che strappa un sorriso dopo l’altro. E fa rimpiangere i tempi del varietà. Bene fino al monologo: la liturgia della non mamma all’una e tre quarti di notte ce la potevamo risparmiare.
I primi cinque della della serata (a votare la sala stampa, il pubblico e la giuria demoscopica): Marco Mengoni, Ultimo, Lazza, Giorgia, Mr.Rain.
La classifica generale: Marco Mengoni, Ultimo, Lazza, Mr. Rain, Giorgia, Tananai, Madame, Rosa Chemical, Elodie, Colapesce Dimartino, Gianluca Grignani, Coma_Cose, Modà, Articolo 31, LDA, Leo Gassmann, Paola & Chiara, Ariete, Mara Sattei, Colla zio, gIANMARIA, Cugini di campagna, Levante, Olly, Anna Oxa, Will, Shari e Sethu.




