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Quel finto moderato che detesta la destra
Francesco Saverio Garofani (Imagoeconomica)
Francesco Saverio Garofani viene, come Mattarella, dal mondo della sinistra Dc, dai cui ranghi scagliò attacchi contro Berlusconi. Mantenendo un basso profilo, ama tessere la propria rete di influenza, che va dall’ex Mister Tasse, Ruffini, a esponenti della Difesa.

C’è una figura che attraversa con passo felpato tre decenni di politica e istituzioni italiane, spesso senza esporsi del tutto, ma che - quando decide di intervenire - rivela un carattere molto più netto di quanto lasci intuire la sua consueta riservatezza. È quella di Francesco Saverio Garofani, classe 1962, cattolico democratico di tradizione doc, ex direttore di quotidiani d’area, già deputato dell’Ulivo e del Partito democratico, oggi figura centrale negli equilibri quirinalizi sul fronte della Difesa. Chi lo conosce bene lo definisce «riservato» e «prudente». Spesso viene avvistato intorno a Montecitorio e a Palazzo Madama insieme con l’amico senatore dem Stefano Losacco.

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La pimpante maestrina dalle battutine loffie
Luciana Littizzetto (Getty Images)
Da 20 anni al fianco di Fazio a «Che tempo che fa», la sua comicità è spesso stantia e banale, eppure resta celebrata con un’enfasi un tantinello sopra le righe. Passata dalla cattedra delle scuole medie alla tv, Luciana Littizzetto ha il difetto di tirare bordate pure a gente comune.
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Il grillino «de sinistra» da sempre in ombra
Roberto Fico (Ansa)
Come ogni buon pentastellato, è trasformista di professione. Avvicinatosi al M5s da attivista progressista, non fece un plissé dopo l’alleanza con la Lega. E nemmeno in seguito alla nascita del governo col Pd, prima definito un partito di «miserabili» e «criminali».
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Il tuttologo della storia, dal sushi all’Ucraina
Alessandro Barbero
Riempie i palazzetti e spopola sul Web, affrontando ogni tema e ogni epoca. Sempre con una certa faziosità: firmò la lettera contro Benedetto XVI all’università, ma coccola i compagni di Askatasuna. E quante malignità (tutte post mortem) su Gianpaolo Pansa.
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Il gran sudamericano che odiava Fidel
Mario Vargas Llosa (Ansa)
È morto a 89 anni lo scrittore peruviano, premio Nobel nel 2010, Mario Vargas Llosa. Un vero liberale che ha sempre respinto gli stereotipi progressisti e rivoluzionari del castrismo. Celebre il pugno a Gabriel Garcia Marquez. Tra le opere, «La città e i cani» e «Conversazione nella Cattedrale».
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