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Una città in guerra che non si sente in guerra
Kiev, 24 febbraio 2023 (Niccolò Celesti)
Kiev ha trascorso in modo quasi apatico l’anniversario dell’attacco russo: «È una data importante solo per la stampa». Ma le tante bandierine con i nomi dei caduti, che aumentano ogni giorno, ricordano che il conflitto è tutt’altro che concluso.

L'articolo contiene un reportage fotografico.

Bombe a grappolo sulla base medica. Si vive con lo sguardo sempre all’insù
Foto Niccolò Celesti
Anche se proibiti dalle convenzioni internazionali, i micidiali ordigni sono usati massicciamente dai russi. Circa il 25% di essi resta inesploso nei campi, pronto a uccidere i malcapitati che ci passeranno sopra.
La veterinaria di Kiev cura i soldati: «Con loro è più facile che con i cani»
(Foto Niccolò Celesti)
A ridosso della città occupata di Kherson, l’esile Victoria racconta la sua esperienza: «Alla mia famiglia ho mentito, mi hanno scoperto sentendo le esplosioni al telefono. Le bombe? Ormai ci sono abituata».
Ucraina, le immagini dal fronte: la vita in trincea
Foto Niccolò Celesti
Kherson, regione meridionale del Paese: siamo entrati nel quartier generale di un manipolo di combattenti ucraini mentre dal cielo piovono i missili sparati dai russi. I volontari dormono con ordigni e mitragliatrici accanto ai materassi. L’ordine di Volodymyr Zelensky: mantenere le posizioni a costo della vita.
Le Firme

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