recovery plan italia

Il «Corriere» si sveglia: il Recovery è un flop
Mario Draghi (Ansa)
Ora tutti si ricredono, ma non era difficile intuire che sarebbe stato impossibile spendere 200 miliardi in 3 anni.
Il Recovery fund strappa il via libera. Ora comincia la giostra dei ricatti
Ursula von der Leyen (Ansa)
Con il sì di Austria e Polonia si sono concluse le ratifiche. Ora la Commissione deve emettere 60 miliardi di bond e approvare i piani degli Stati. All'Italia toccano ben 53 riforme per non perdere i soldi.
La sinistra ha difeso il Recovery plan. Ma ora si lamenta delle conseguenze
Maria Draghi (Getty images)
Leu e Cgil attaccano il decreto Semplificazioni, che però deve essere approvato d'urgenza per rispettare gli impegni presi con l'Europa. La misura serve al Paese: senza l'edilizia non riusciremo a ripartire
  • Macché pioggia di finanziamenti: prima di ricevere i quattrini, dovremo impegnarci a versare quote aggiuntive al bilancio comune fino al 2058. E di qui al 2026, saremo invasi da balzelli green, digitali e salassi sulle imprese
  • Ritardi vietati, ma con meno controlli sui lavori rischiamo d'insospettire l'Europrocura e vederci congelare i fondi

Lo speciale contiene due articoli

Con la Grecia, siamo l'unico Paese ad aver chiesto, oltre ai sussidi, tutta la quota disponibile dei prestiti. Il dato non è incoraggiante: fa pensare che il governo tema che non vengano approvate le prossime rate.
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Change privacy settings