L’emendamento che autorizza le Regioni ad affiancare alle donne che vogliono fermare la gravidanza esperti pro life scatena Pd e M5s. Che evocano la piazza, fingendo di non sapere che è un supporto previsto fin dal ’78.
La delibera serve a Stefano Bonaccini per aggirare le contrarietà nel suo partito che rendono quanto mai incerta l’approvazione della legge regionale. Ma persino il suo collega Eugenio Giani lo boccia: «In Toscana non lo faremo». Marta Cartabia a gamba tesa: «Parlamento intollerabile».
Lo scatto del governatore con la delibera che l’autorizza in Emilia-Romagna spacca il suo partito: il consigliere Giuseppe Paruolo annuncia il «no» alla legge. E i grillini non si fidano dell’iter scelto: «Se è davvero favorevole, usi la procedura d’urgenza e venga in Aula».
Il portavoce di Pro vita, Jacopo Coghe: «Pronto a discutere con le femministe che ci hanno devastato la sede. Dalla sinistra e dalla Schlein nemmeno una parola di solidarietà. L’educazione sessuale? Spetta ai genitori, non alla scuola».