noa eutanasia

Nessuno si indigna se Parigi vuole uccidere un disabile
Ansa
La morte di stenti della giovane Noa Pothoven ha giustamente colpito tutti. Ma per il francese Vincent Lambert, invalido grave, non c'è alcuna pietà.
Chi combatte la pedofilia è dalla parte giusta
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Il professor Massimo Gandolfini da anni difende i nostri figli e lotta contro gli abusi. È stato condannato severamente per un piccolo errore di comunicazione. Invece si tollerano i circoli che chiedono di legalizzare la pedopornografia e di permettere rapporti con bambini.
Hanno guardato Noa morire di fame. Solo ora l’Olanda manda gli ispettori
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  • La diciassettenne ha smesso di mangiare e bere. I suoi genitori e i medici hanno scelto di lasciarla fare Il ministero della Salute ordina controlli fuori tempo massimo: «Vedremo se si dovrà aprire un'indagine».
  • Si discute dei ddl di radicali, Pd e M5s. Lo spot di Marco Cappato: «Paesi Bassi più civili di noi».

Lo speciale contiene due articoli

Eutanasia Noa: «Caro Cappato è una fake news? Ma è anche peggio»
Ansa

Per Marco Cappato è una fake news, non si è trattato di eutanasia nel caso della drammatica vicenda di Noa Pothoven, la diciassettenne che da tempo soffriva di anoressia e disturbi post traumatici a causa di tre stupri subiti. Lei ha smesso di bere e mangiare e si è lasciata morire a casa, coi familiari consenzienti. Ed è una tragedia maggiore perché è il sintomo di una società che non reagisce più al dolore e che trova come soluzione finire la propria esistenza grazie alla cultura della 'buona morte'» hanno tuonato Antonio Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente del Congresso di Verona e di Pro vita e Famiglia. «L'accettare la morte o il suicidio lento di una persona umana fragile e turbata sarebbe la risposta a esperienze terribili che possono distruggere emotivamente e psicologicamente? Disperazione e depressione si possono curare ed è compito di psicologi e psichiatri, chi vorrebbe armare invece le mani dei medici per uccidere vite è complice di una mentalità mortifera che non può aiutare nessuno» hanno proseguito i due organizzatori di Verona. «Non si parli di "civiltà» - hanno poi concluso - «perché piuttosto come dice il Papa l'umanità è chiamata a non abbandonare mai chi soffre. In Italia, a parte questo caso, sta per arrivare la legge sull'eutanasia e fa davvero rabbia, di fronte a questo straziante "spreco di vita" e di sofferenza vedere come, in questi giorni, i soliti giornali fanno a gara a chi è più allineato col pensiero unico. Noi ci stiamo preparando a una campagna senza precedenti contro chi vuole una legge letale parlando di rispetto per la libertà. Statene certi: nessuno di noi sarà rispettato, saremo tutti inutili e soli appena ci sentiremo fragili o saremo depressi».

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