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L'Italia patria dell'aperitivo ora si abbuffa di happy hour
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  • Da Ippocrate al conte Negroni passando per il palazzo di Cnosso e la bottega di un tal signor Carpano. L'aperitivo non è cosa banale, né modaiola: è un pezzo di storia mediterranea e sicuramente un segno dell'italianità. Che ha pure precisissime e rigide regole di galateo.
  • Italia che vai brindisi che trovi. Nel Nord Est è il trionfo del Prosecco e dello Spritz. In Emilia vincono i cocktail con il rum e i liquori. Al Sud imperdibili i rosati.
  • Identikit del bicchiere dei millennials. Se non si condivide sui social non esiste. Fotografarlo e pubblicarlo su Instagram è diventato più importante del bere in compagnia.
  • Ogni bevuta è differente. Come scegliere tra alcolici e analcolici e non perdersi nella «giungla» delle liste dei bar.
  • Il bon ton a tavola. Per il pre cena perfetto servono due regole: cibi piccoli che si possano gustare in un boccone e i cocktail devono essere preparati dal padrone di casa.
  • Ecco la guida dedicata alla Sicilia: dove andare per godersi il vero cibo.

Lo speciale contiene sei articoli e una gallery fotografica.

La lobby arcobaleno vuole prendersi persino Santa Claus
A Milano, le associazioni Lgbt sfruttano anche le festività per fare la solita propaganda alle loro battaglie ideologiche. La comunità omosessuale sta «brandizzando» tutto: è dallo scorso Natale che circolano presepi con i due San Giuseppe vestiti di rosa e ora, addirittura, Babbo Natale diventa «speciale».
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