geopolitica italia

Per tornare protagonista l’Italia deve avere uno sbocco sul Pacifico
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Nel suo nuovo libro, Carlo Pelanda traccia una strategia geopolitica improntata al realismo. Molto si può fare, ma tutto passa dalla nostra capacità di proiettarci verso l’oceano.
  • Dal 2011 a oggi la controllata di Cdp raddoppia il perimetro di attività, soprattutto nelle zone a rischio. Siamo sempre indietro rispetto a Francia e Germania, ma nel Maghreb e in Medioriente a dispetto della vulgata il sistema Italia cresce a piccoli passi.
  • Strategie e garanzie in denaro per bilanciare l'avanzata di altri Paesi. Dei circa 46 miliardi di euro che il sistema Paese ha investito all'estero solo una parte ricade sotto le ali della protezione pubblica.
  • Germania: malattia e cura del nostro export. Un passaggio significativo nel rapporto annuale Sace è quello legato al rapporto tra economia italiana ed economia tedesca. Legame tante volte letto – dagli eurolirici ortodossi – in termini positivi, ma che stavolta si mostra anche nel suo aspetto negativo: la frenata tedesca come causa del conseguente rallentamento italiano.
  • In 7 anni quintuplicate le risorse destinate al continente africano. Nell'area subsahariana, gli investimenti delle aziende passano da 700 milioni a 3,5 miliardi. Le garanzie pubbliche sul Maghreb salgono dal 17 al 26% dell'esposizione. Strategia? Riprendere terreno in Libia e Algeria.
  • Con l'attività di recupero crediti riportati nelle casse 32,5 milioni. Il gruppo controllato da Cassa depositi e prestiti affianca le aziende anche in caso di problemi nei pagamenti. Disponibili sia pacchetti online per piccole somme, sia piani su misura.

Lo speciale comprende cinque articoli.

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