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Christian day, Toni Brandi dal palco: «Altro che omotransfobia, è la cristianofobia il vero allarme»
Ansa

«Altro che omotransfobia, il vero allarme dei nostri giorni è la cristianofobia. I cristiani non solo vengono perseguitati all'estero, ma anche in Europa e nel silenzio di tutti. Questo mentre veniamo a sapere che diminuiscono i reati d'odio in Italia nel 2018 e che non c'è nessuna emergenza nazionale omofobia come riporta il recente Rapporto dell'Oscad, l'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori». Con un intervento dal palco che si è chiuso con queste parole, il presidente Toni Brandi ha partecipato all'evento del Christian day, tenutosi oggi 25 gennaio alle ore 15 a Roma, denunciando un odio senza precedenti nei confronti di chi professa la religione cristiana.

Per Brandi «la cosiddetta comunità internazionale, tanto attiva in tema di sanzioni» non interviene altrettanto efficacemente per difendere i cristiani: «Cosa aspetta Bruxelles – ha detto - a sanzionare anche quei Paesi che massacrano i cristiani? Perché l'Italia e l'Europa continuano a fare business con chi uccide e reprime i cristiani?» ha continuato Brandi. «Noi di Pro Vita e Famiglia - ha ricordato poi a tutti - siamo stati condannati per i nostri manifesti con l'embrione perché rappresentavano una 'violenza semantica', mentre Netflix può benissimo mandare in onda un film blasfemo con Gesù gay e fidanzato. Dov'è la giustizia? Dov'è il diritto? Ma soprattutto dov'è il rispetto? Anche contro questi scandali, ci siamo mossi in molte piazze italiane da Genova a Bari a difesa dei valori dell'identità cristiana che difendiamo. Oggi i cristiani sono i primi ad essere discriminati, offesi, derisi e perseguitati. Non va più taciuto».

Una marcia per difendere i cristiani perseguitati nel mondo e in Occidente
Ansa
Il 25 gennaio a Roma, in Piazza Santi Apostoli, ci sarà il Christian day per non lasciare soli i nostri fratelli. Se in Asia e in Africa vengono uccisi, in Europa artisti, intellettuali e magistrati fanno a gara a insultarli.
Christian day, Pro Vita & Famiglia: «Ci saremo anche noi a difendere il cristianesimo dissacrato e offeso ogni giorno»

«Ci saremo anche noi a difendere la nostra cultura, quotidianamente attaccata e offesa spesso proprio da chi grida alla non discriminazione e ai diritti civili da far rispettare». Con questa dichiarazione Pro Vita & Famiglia annuncia la propria partecipazione al Christian Day il 25 gennaio a Roma alle ore 15, con un intervento del presidente Toni Brandi. L'evento vedrà raccogliersi in piazza Santi Apostoli tutti coloro che si riconoscono nella fede cristiana oggi dissacrata e vilipesa.

«Abbiamo deciso di partecipare anche con la nostra Onlus perché riteniamo che l'identità cristiana del popolo italiano sia da preservare a prescindere dall'appartenenza al credo cattolico, evangelico, ortodosso, etc. La nostra cultura va difesa anche scendendo in campo. Solo un mese fa abbiamo lanciato una petizione contro il film discriminatorio e blasfemo "A Primeira Tentação de Cristo" ("La prima tentazione di Cristo"), dove Gesù viene raffigurato in versione omosessuale, con un fidanzato. Non è più accettabile una violenza del genere» hanno poi spiegato il presidente Toni Brandi col vice presidente Jacopo Coghe, che hanno chiesto di eliminare la programmazione della pellicola. «Va ricordato - hanno poi aggiunto - che la manifestazione non è contro nessuno, come hanno ben sottolineato gli organizzatori, ma chiede che vengano rispettati i diritti esistenti e che venga dato il giusto rispetto per le figure che rappresentano il Cristianesimo, in particolare per Gesù Cristo, il più perseguitato ancora oggi. I cristiani infatti vengono oppressi anche qui non solo all'estero, come riferito dall'Osservatorio sulla intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa».

«Non si possono più accettare rappresentazioni dissacratorie e scandalose della nostra religione» hanno concluso Brandi e Coghe.

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