L’ex showgirl, ora educatrice: «Berlusconi era dolce e gentile, troppe stupidaggini su di lui. La tv? Una fiction, la mia vita reale si svolgeva tra l’università e il Policlinico».
Il ds specializzato in promozioni: «L’obiettivo era la salvezza, ma passo dopo passo abbiamo alzato l’asticella. Il mio segreto? Zero social e 20 ore di lavoro al giorno. L’algoritmo serve, però è l’occhio a fare la differenza».
Parla il monumento del nostro basket, sul quale sta per uscire un documentario: «A 13 anni praticavo il lancio del peso, fui notato perché ero già alto 180 cm. Dan Peterson? Un finto burbero. Il mio erede? Nicolò Melli».