L'Italia patria dell'aperitivo ora si abbuffa di happy hour

True
L'Italia patria dell'aperitivo ora si abbuffa di happy hour
iStock
  • Da Ippocrate al conte Negroni passando per il palazzo di Cnosso e la bottega di un tal signor Carpano. L'aperitivo non è cosa banale, né modaiola: è un pezzo di storia mediterranea e sicuramente un segno dell'italianità. Che ha pure precisissime e rigide regole di galateo.
  • Italia che vai brindisi che trovi. Nel Nord Est è il trionfo del Prosecco e dello Spritz. In Emilia vincono i cocktail con il rum e i liquori. Al Sud imperdibili i rosati.
  • Identikit del bicchiere dei millennials. Se non si condivide sui social non esiste. Fotografarlo e pubblicarlo su Instagram è diventato più importante del bere in compagnia.
  • Ogni bevuta è differente. Come scegliere tra alcolici e analcolici e non perdersi nella «giungla» delle liste dei bar.
  • Il bon ton a tavola. Per il pre cena perfetto servono due regole: cibi piccoli che si possano gustare in un boccone e i cocktail devono essere preparati dal padrone di casa.
  • Ecco la guida dedicata alla Sicilia: dove andare per godersi il vero cibo.

Lo speciale contiene sei articoli e una gallery fotografica.

L’uomo di Togliatti confessò a De Mita che il comunismo fu un errore storico
Palmiro Togliatti (Getty Images)
  • A Porta Portese spunta una lettera del segretario del Migliore, che ruppe col Pci quando seppe degli abusi di Tito sugli italiani.
  • Le durissime parole di de Feo: «Il leader del partito mi chiese di “occupare” la radio».

Lo speciale contiene due articoli.

L’orto può aiutarci a vivere meglio con cibi più salutari e meno sprechi
iStock
In «Pensare in piccolo», Wendell Berry auspica un ritorno alla terra da lavorare e da cui produrre quel che ci serve. Oltre allo scollegamento dalle diverse forme di dipendenza che alimentiamo, come l’uso degli smartphone.
Gli ultimi dati Abi mostrano che i tassi dei prestiti sono rimasti alti e hanno schiacciato il credito. L’unico dato positivo riguarda le sofferenze delle banche, ai minimi: alle condizioni attuali, infatti, i criteri per «selezionare» i debitori sono più stringenti.
Dopo i flop su catasto e patrimoniale Letta vuol dare all’Ue le nostre abitazioni
Enrico Letta (Ansa)
Nel suo piano, l’ex premier punta il dito contro chi usa le case come investimento. Auspicando un intervento di Bruxelles.
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Change privacy settings